Misure faunistiche-venatorie, Braia: aspettiamo adempimenti

Il consigliere di Avanti Basilicata ha presentato un’interrogazione all’assessore all’Agricoltura e Foreste, affinché si forniscano risposte in merito “a una serie di temi rimasti appesi e che necessitano immediata soluzione"

&ldquo;Sono diverse le questioni legate agli adempimenti che il settore faunistico-venatorio attende dal nuovo Governo regionale. L&#39;assessore Fanelli, con la sua maggioranza, dopo aver lamentato nei nostri riguardi ritardi ed inadempienze varie, ora dovrebbe tenere a mente anche che gli stessi agricoltori e cacciatori a cui si rivolgeva in campagna elettorale, non possono, i primi, attendere oltre per il riconoscimento dei danni da fauna selvatica ricevuti e per le indennit&agrave; maturate negli anni passati e, i secondi, aspettare ancora per avviare la discussione sul prossimo calendario venatorio, dal momento che si rischia di non arrivare pronti per l&#39;apertura del periodo di caccia 2019&rdquo;. Lo rende noto il Consigliere regionale Luca Braia (Avanti Basilicata).<br /><br />&ldquo;E&rsquo; fondamentale, ad esempio – prosegue Braia – accelerare le procedure e gli atti a esse connesse per arrivare all&rsquo;approvazione del calendario venatorio 2019, previa ratifica da parte del Comitato Tecnico faunistico-venatorio, da ridefinirsi nei componenti che sono scaduti con la fine della legislatura. &Egrave; sicuramente necessario comprendere e verificare lo stato dell&rsquo;arte degli abbattimenti relativi alla specie cinghiale (sus scrofa) dai dati rilevati e trasmessi alla Regione da parte dei 5 ambiti territoriali di caccia (AA.TT.CC) e consentire di riavviare l&rsquo;attivit&agrave; per l&#39;annualit&agrave; 2019, come previsto da piano abbattimento e controllo gi&agrave; approvato 2 anni fa. Occorre distribuire immediatamente agli ambiti territoriali le risorse finanziarie gi&agrave; reperite ed esistenti in bilancio, pari a 300.000 euro, perch&eacute; si possa procedere con il risarcimento dei danni arrecati alle colture agricole dalla specie cinghiale per l&rsquo;anno 2018, dopo aver recuperato le annualit&agrave; precedenti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Oltre 5000 sono i cacciatori direttamente coinvolti &ndash; continua il consigliere – e operanti sull&#39;intero territorio regionale a contatto con l&#39;ambiente che rappresentano una importante voce economica e occupazionale legata alla filiera turistica di correlata. Inoltre, la rete dei cacciatori formati come selecontrollori negli ultimi anni conta attualmente oltre 3500 operatori che possiamo considerare l&rsquo;unica vera ed efficace possibilit&agrave; di contrasto ai danni provocati dalla fauna selvatica, in particolare dai cinghiali. Sollecitiamo, pertanto attraverso un&rsquo;interrogazione all&rsquo;assessore all&rsquo;Agricoltura e Foreste, presentata in data odierna, che si forniscano risposte in merito a una serie di temi per ora rimasti appesi e che necessitano immediata soluzione e comprendere quali provvedimenti si intendano intraprendere relativamente a importanti adempimenti che servono per far iniziare in tempo e regolarmente la prossima stagione venatoria. Innanzitutto, la sostituzione della componente designata in rappresentanza di Fipsas nell&rsquo;ATC &ldquo;A&rdquo; di Matera. I Comitati di Gestione degli Ambiti Territoriali di Caccia (AA.TT.CC.) sono nominati, infatti, dalla Regione con propria deliberazione tra i rappresentanti designati dalle organizzazioni professionali agricole, dalle Associazioni Venatorie, dalle Associazioni di Protezione Ambientale e dai Comuni interessati. Poi, la nomina del nuovo comitato tecnico faunistico-venatorio. La norma prevede che il comitato tecnico faunistico-venatorio sia costituito sulla base delle designazioni delle organizzazioni e associazioni con delibera di Giunta e che rimanga in carica fino al termine della legislatura. Ricordo che il primo comitato tecnico faunistico regionale si &egrave; insediato nel marzo 2018 e che &egrave; organo consultivo in merito alla valutazione e adozione del calendario venatorio regionale. L&rsquo;adozione del calendario venatorio, previa valutazione del comitato tecnico faunistico venatorio regionale &egrave; quindi consequenziale&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Dallo scorso anno – conclude Luca Braia – &eacute; stata resa automatica la ripartizione annuale delle somme derivanti dalla tassa di concessione regionale nei capitoli previsti nella legge di riferimento, prevedendo tra gli altri il rimpinguamento del fondo a tutela della produzioni agricole, da ripartire con delibera di Giunta. Una importante azione risarcitoria infatti, pari a 460 mila euro di quota proporzionale per il periodo 2011/2016, &egrave; stata gi&agrave; utilizzata e riconosciuta agli agricoltori, grazie ai fondi aggiuntivi alla quota AA.TT.CC. che la Regione Basilicata ha trasferito agli ambiti territoriali, recuperando i ritardi passati. Ora si tratta di proseguire velocemente con il risarcimento dell&#39;annualit&agrave; 2018, al fine di completare la messa a regime ed evitare di tornare indietro rispetto a quanto sino ad oggi fatto.&rdquo;<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />

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