Il consigliere regionale commenta gli incontri del rappresentante del governo in programma il 31 agosto prossimo a Potenza e Matera
“La ‘doppia trasferta’ in Basilicata (a Matera e a Potenza) del ministro del sud Lezzi, questa volta, non può ridursi ad atto formale o a nuova visita turistica. Su entrambi i temi al centro dell’iniziativa del ministro – il programma Matera 2019 e l’andamento della spesa dei fondi comunitari – è indispensabile registrare passi in avanti oppure, di conseguenza, assumere provvedimenti drastici ma necessari”.<br /><br />A sostenerlo è il consigliere regionale Paolo Castelluccio in riferimento agli incontri del rappresentante del governo in programma il 31 agosto prossimo con i rappresentanti istituzionali lucani.<br /><br />“La prima verifica attesa – sottolinea – riguarda l’adempimento della Regione previsto al 31 luglio scorso e relativo alla rendicontazione di 88,5 milioni di euro in modo da evitare la perdita di ulteriori finanziamenti del programma operativo 2014-2020. Il ministro in proposito ha annunciato una linea dura nei confronti delle regioni del sud inadempienti e pertanto ci aspettiamo di capire quale atteggiamento assumerà”.<br /><br />“Solo qualche tempo fa –continua Castelluccio – l’on. Cosimo Latronico motivando la lentezza della spesa dei fondi comunitari riferiva che la Basilicata, che ha una dotazione di 1,1 miliardi di euro solo per i fondi Fesr /Fse, ha fatto un pò di conti riferendo che si registra una spesa del 2,4 per cento, meno della metà della media nazionale che supera il 5 per cento, a cui aggiungere il Psr che, nonostante l’iperattivismo di Braia, non segna significative evoluzioni di spesa e di conseguenza di avanzamento. Non vorremmo che la situazione di incertezza politica in Regione si ripercuotesse sul programma comunitario con serie conseguenze che non potranno essere superate nella nuova legislatura regionale”.<br /><br />“Anche per i progetti di Matera 2019 – conclude – verificheremo se le minacce di commissariare Fondazione e Comune per i ritardi accumulati, le sottovalutazioni e le inadempienze, sono solo di natura politica o se invece sono reali. Ovviamente non faremo salti di gioia perché esautorare i soggetti istituzionali dei propri compiti e delle proprie funzioni non è un vantaggio per nessuno”.<br /><br />L.C.<br />