"La decisione del Governo di rifiutare l'emendamento all’art. 6 proposto dall'Italia dei Valori, che mira a garantire il reddito e la tutela a tutti i lavoratori coinvolti da accordi individuali o collettivi firmati entro il 31 dicembre 2011, è un atto gravissimo ed equivale ad un’operazione di licenziamenti di massa". Lo affermano in una nota il Presidente dei Senatori IdV, Felice Belisario, e il responsabile Lavoro e Welfare del partito, Maurizio Zipponi. "Questi lavoratori rimarranno senza stipendio, senza cassa integrazione e senza pensione proprio grazie alla decisione del Governo di spostare l'accesso alla pensione che è elemento fondante degli accordi sottoscritti. Riproponiamo con determinazione la nostra richiesta proprio perché stiamo parlando di situazioni come la Fiat di Termini Imerese, la Irisbus di Avellino, l’Alitalia, la Fincantieri, l’Alcoa, le Poste Italiane, Agile ex Eutelia, le banche e altre migliaia di lavoratori di medie imprese. Riteniamo incomprensibile la decisione di altri partiti di ritirare emendamenti che, come il nostro, tutelano gli esodati, e la loro scelta di affidarsi unicamente ad un impegno generico, inconsistente, formulato da un ministro inaffidabile. L'italia dei Valori – concludono Belisario e Zipponi – chiede che il Governo ci ripensi prima di generare in decine di territori gravissime conseguenze sul piano sociale".
BAS 05