Mezzogiorno: Digilio , bocciatura Terzo Polo a strategia Tremonti

“Dalla recente convention unitaria del Terzo Polo a Lecce abbiamo bocciato senza appello la strategia per il Mezzogiorno di Tremonti e del Governo, dall’emissione di eurobond per il Sud, alla riproposizione di un piano
straordinario chiamato Eurosud, alla banca per il Sud che questa volta è annunciata per gennaio, sino agli interventi per i giovani meridionali: tutte cose che in questi anni non si sono trasformate in nulla di concreto”. E’ quanto sostiene il coordinatore regionale di Fli sen. Egidio Digilio, aggiungendo che “per questa ragione l’incontro che i presidenti di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia avranno giovedì 3 novembre con il ministro per i Rapporti con le Regioni e la Coesione, Raffaele Fitto, si carica di maggiore significato per avere elementi certi e soprattutto meno propagandistici sugli indirizzi del Governo sui programmi comunitari in merito al destino dei fondi europei per il Sud. L’ottimismo del Ministro Fitto che continua a sostenere che l’Italia non perderà al 31 dicembre prossimo gli 8 miliardi di fondi europei, solo perché è “uno dei punti inseriti nella lettera che il governo ha inviato all’Ue”, non mi convince. Come non mi convince la proposta di regia centralistica con il pretesto di aiutare le Regioni ad evitare il rischio del disimpegno. Rilevo piuttosto – dice Digilio – la concomitanza dell’importante riunione a Roma che vedrà impegnato il Presidente De Filippo con il dibattito in Consiglio Regionale sulle emergenze ambientali in Basilicata. Riprendendo preoccupazioni politiche e non solo di parte politica espresse in questi giorni sulla necessità che la seduta del Consiglio si concluda con impegni definiti e non con generiche discussioni non vorrei che si aggiungesse adesso una nuova preoccupazione. Se ci fosse ulteriore bisogno per rendersi conto del diffuso stato d’allarme tra le nostre popolazioni il sit-in annunciato da comitati civici di cittadini ed associazioni ambientaliste in occasione del Consiglio Regionale di giovedì – continua il coordinatore regionale di Fli – dovrebbe convincere anche i più riottosi che non si può continuare a gettare acqua sul fuoco delle legittime proteste popolari e ci vogliono decisioni all’altezza della situazione, non coprendo responsabilità politiche e personali”.

bas 03

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