Per il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza di Basilicata: “Non ci sono attenzioni che bastino per la sicurezza dei bambini, non solo per i più piccoli, ma anche per quelli delle primarie”. Tenuto a Potenza un corso per operatori e genitori
“Prevenire il soffocamento dei bambini per l'ingestione del cibo, in particolare nelle mense scolastiche: un'esigenza che rende necessario l'impiego di personale in grado di intervenire nelle emergenze, senza escludere il ruolo dei docenti”. Lo sostiene il Garante per l'Infanzia e l’Adolescenza, Vincenzo Giuliano.<br /><br />“L’attenzione in merito alla sicurezza dei bambini durante i pasti – dice Giuliano – deve essere massima, sia per i più piccoli, che per quelli più grandi che frequentano le scuole primarie. Il loro carattere vivace per natura e l'impossibilità di rendersi conto dei pericoli, tutti dietro l'angolo, fanno sì che i rischi siano addirittura disseminati in ogni istante della giornata, soprattutto al momento dei pasti, quando l'avidità inconsapevole li induce a ‘divorare’ letteralmente il cibo. La possibilità di soffocamento non è remota, tutt'altro. Sono diversi – ricorda Garante – i casi del ricorso al pronto soccorso degli ospedali per fronteggiare emergenze del genere. Spesso con serie conseguenze”.<br /><br />“Per affrontare questi nodi – comunica Giuliano – si è tenuto a Potenza un corso volto a formare gli operatori e a migliorare la capacità d'intervento degli stessi genitori. Sono state illustrate le manovre da porre in essere in circostanze del genere per dare una risposta anche ai casi di maggiore difficoltà. Il problema si pone soprattutto ora, in concomitanza con l'avvio delle mense scolastiche – sostiene il Garante per l'infanzia – quando i bambini presi dal gusto di socializzare con i loro compagni di classe non badano a mangiare con la necessaria calma. <br />I Comuni dovrebbero prevedere, nell’atto di affidamento delle mense, che gli addetti alla somministrazione dei pasti siano in grado di intervenire tempestivamente in caso di vere e proprie emergenze. Tutto ciò non esime i docenti dal vigilare sui piccoli allievi".<br /><br />“Soccorrere un bambino in difficoltà non è cosa semplice. Ma se familiari, operatori e docenti seguono i consigli forniti dai medici e dal personale qualificato, certamente i risultati non mancheranno. Lavorare per la difesa della salute dei più piccoli – conclude Giuliano – e per la loro incolumità non è cosa da poco.Tutt'altro”.<br />