Memorandum, ineterviene D'Ecclesiis (Fratelli d'Italia)

“Dopo il montante destro arrivato con l’esproprio dei fondi della Card Benzina, conseguente una postilla inserita nella legge da parte dei “soci leghisti” del governo Berlusconi, senza che i rappresentanti lucani in seno all’allora maggioranza di governo se ne rendessero conto, dopo aver lasciato passare l’enunciato di principio contenuto nella relazione collegata all’art.16 del Memorandum che di fatto declassa tutte le attività della Basilicata al rango di ‘attività minori’ sacrificabili per il superiore interesse della Nazione di sfruttare il petrolio lucano, un ulteriore pugno in faccia arriva ai decantatori delle merabilie del Memorandum: i soldi che verranno erogati (se mai succederà) non saranno gestiti dalla Regione Basilicata ma utilizzati di concerto con il MISE dando alla nostra Regione solo la possibilità di esprimere un parere vincolante”.
Lo sostiene in una nota Giampiero D’Ecclesiis (Fratelli d’Italia), per il quale “le scelte di sviluppo regionale hanno cambiato mano e sono tornate strettamente nelle mani del Governo centrale espropriando, di fatto, la Regione Basilicata del potere di scelta e indirizzo”.
“Nella nostra Regione – continua D’Ecclesiis – ci vorrebbe un po’ di attenzione e competenza, piuttosto che blaterare scriteriatamente ad ogni piè sospinto di infrastrutture, bisognerebbe informarsi, mi pare incredibile che figure politiche di primo piano di questa regione ignorino che le opere di cui parlano non solo sono già state finanziate (Piano per il Sud) ma si trovano in uno stato di progettazione avanzato tanto che potrebbero vedersi i primi appalti partire nel prossimo autunno”.

bas 08

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