L’intervento di Andrea Lenzi, presidente della Società italiana di endocrinologia
Ha preso il via, oggi a Matera, la seconda giornata del congresso sulla medicina di genere. Co- presidenti del meeting l'assessore regionale alla Salute, Flavia Franconi, il prof. Andrea Lenzi e il prof. Luigi Milella. Nel corso della prima parte del congresso è stato sottolineato che la differenza nella medicina di genere ha radici profonde, di natura storica e culturale. ”Il mio contributo – dichiara Andra Lenzi, presidente della Società italiana di endocrinologia – comincia da una specificità dovuta agli insegnamenti dei miei maestri che hanno creato quella che si chiama andrologia, cioè la scienza al maschile della ginecologia. All'importantissimo congresso di Matera ho portato il contributo della società italiana di endocrinologia e degli endocrinologi che dicono che, dal punto di vista ormonale è molto meglio avere i due sistemi di verifica, per esempio della farmacologia, per avere una medicina che si adatti anche al sesso femminile, che si adatti anche alle difficoltà della donna, sia bambina, adulta e anziana. Avendo anche la responsabilità della formazione nel campo universitario, perché sono presidente del consiglio nazionale e coordino il corso di laurea di medicina, ho deciso di inserire nel programma di studi molta formazione di genere nella consapevolezza che si tratta di un tema di grande attualità con cui dovremo sempre di più confrontarci. Spero che il medico del terzo millennio presti grande attenzione su questo. Per tali ragioni, insieme a Vera Regitz, che lavora a Berlino, sto costruendo un progetto internazionale che ci consentirà di mettere assieme, sul piano europeo, un curriculum di studi per i medici di domani che tenga conto di questa specificità di genere”.
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