Per il Vicepresidente del Consiglio “l’agenda politica dovrebbe vedere alcune priorità che riguardano innanzitutto la vita di tanti cittadini: sviluppo, lavoro, ambiente”
“Le questioni poste dal capogruppo dell’Idv al Consiglio regionale, Nicola Benedetto, e da altri esponenti politici, in forma diversa, rappresentano domande cui bisogna dare, finalmente, risposte precise e complete, evitando il solito rinvio o tentativi di acritica e rapida archiviazione”. Ad affermarlo il vicepresidente del Consiglio regionale, Enrico Mazzeo, per il quale “le discussioni che si sono sviluppate, in questi giorni, non costituiscono fatti interni e privati di un partito o di un’alleanza. Fatti e comportamenti, a prescindere da possibili implicazioni legali, per il contesto dove si sono svolti, richiedono riscontri esaustivi.
Risposte dovute ai cittadini, che devono conoscere ogni aspetto della vita istituzionale, a partire dalle motivazioni alla base delle decisioni che vengono adottate”.
“Questo – precisa Mazzeo – per rispondere adeguatamente, ai metodi che il centrosinistra ritiene prioritari e indispensabili: la trasparenza, la partecipazione e la condivisione. L’alleanza non è in discussione. Molte le parole consumate, ma quasi tutte giustificative, con un linguaggio ‘politichese’, abusato e incomprensibile per i più. Per avviare un rilancio occorre un rinnovamento vero nei diversi aspetti della vita politica e istituzionale, partendo da un doveroso riconoscimento degli errori, delle inadeguatezze e, soprattutto delle omissioni compiute. Le analisi pervenute, così discordanti, sull’inquinamento del Lago Pertusillo, gravemente preoccupanti, confermano le insufficienze denunciate, in piena solitudine, dal sottoscritto e da qualche altro, nel Consiglio regionale, in merito a Fenice, Centro Oli, ed altri siti inquinati. Ancora una volta, negli incontri tra le forze politiche, prevalgono interessi di dosaggi di rappresentanze e di postazioni. L’agenda politica, invece, dovrebbe vedere alcune priorità che riguardano innanzitutto la vita di tanti cittadini: sviluppo, lavoro, ambiente.
Visto che la politica persegue, attraverso tatticismi, furbizie di vario genere e declaratorie altisonanti, tempi piuttosto lunghi, rispetto all’urgenza di alcune situazioni, non si può allentare la vigilanza su questioni importanti che riguardano il futuro della nostra Regione, che resta la più povera d’Italia”.
“Al di là della dialettica interna nei partiti e tra i partiti – afferma ancora il Vicepresidente – è emersa una volontà, anche se non ancora prevalente, di un cambiamento radicale. La stessa parola ‘discontinuità’, più volte richiamata, se sostanziata da scelte consequenziali, rappresenta un’utile indicazione per un sistema politico troppo ‘avvitato’ su se stesso e bloccato da esigenze di equilibri tra i gruppi. Sembra prevalere, ancora una volta, la preoccupazione dei percorsi personali. Le difficoltà incontrate fino ad oggi, per adottare provvedimenti necessari, ci impongono di abbandonare i vecchi schemi, pieni di dibattiti ed enunciati, senza reali risultati operativi. Monti rappresenta una lezione ad una classe politica troppo ciarliera ma poco concludente. Le politiche degli ‘annunci’ altisonanti e l’incapacità di autocritica, spesso nascondono debolezze decisionali”.
“’Geogastock’, ad esempio – conclude Mazzeo – non è un semplice ed innocuo deposito di gas, come si vuol far credere e nemmeno quella possibilità consistente di nuovi posti di lavoro.
Sembra, anche in questo caso, di rivedere il ‘secondo tempo’ di quel film già visto ‘petrolio, sviluppo, lavoro e benessere per i cittadini ed i territori”.