Mattia (Pdl), interrogazione su Don Uva

“Con nuova gestione Don Uva – dice Matta – bisogna procedere al riordino della rete dei servizi di riabilitazione”

Con un’interrogazione rivolta all’assessore alla Sanità, Attilio Martorano, il consigliere regionale Franco Mattia (Pdl) ha chiesto di conoscere “quali iniziative intende assumere per associare i titolari di impresa ed operatori che lavorano da anni nelle strutture lucane nella nuova forma di gestione del Don Uva che si ipotizza e quali interventi intende promuovere per favorire il riordino della rete pubblico-privata di servizi di riabilitazione e di fisioterapia, in stretta sinergia con la soluzione da perseguire per il Don Uva”.

In premessa, Mattia evidenzia che “da giorni sono in atto clamorose manifestazioni di protesta dei dipendenti del Don Uva di Potenza per rivendicare il pagamento di salari arretrati e ottenere certezze sulla prosecuzione delle attività e delle prestazioni erogate dal Centro e che il Consiglio regionale il 13 novembre scorso ha approvato un disegno di legge della Giunta sui rapporti tra aziende sanitarie e strutture private accreditate al Servizio sanitario regionale in materia di obbligo retributivo nei confronti dei dipendenti, meglio conosciuto come “norma salva-salari”.

“Sia l’assessore alla Sanità Martorano che il presidente De Filippo hanno espresso in più occasioni la volontà della Regione di gestire direttamente le attività lucane del Don Uva, mentre da più parti (associazioni di strutture sanitarie private accreditate, sindacati, associazioni di utenti) – aggiunge il consigliere del Pdl – è stata sollecitata l’esigenza di procedere ad una riorganizzazione funzionale ed efficace dei servizi di riabilitazione e fisioterapia presenti sul territorio regionale”.

Mattia, inoltre, condivide “le valutazioni espresse dalla Fenasp (federazione delle aziende che operano nel campo dei servizi di fisiokinesiterapia) secondo la quale ‘i Centri di fisioterapia e riabilitazione funzionale che da anni servono il territorio, stanno morendo di asfissia con i propri dipendenti sotto la mannaia delle leggi di assestamento di bilancio giustificate dalla spending review, dagli esosi ticket che i cittadini che scelgono queste strutture sono costretti a pagare, diversamente da quanto avviene nelle altre strutture di riabilitazione che erogano le stesse prestazioni a tariffe diverse e senza compartecipazione di spesa”. Il consigliere del Pdl inoltre sottolinea’ la professionalità, la capacità manageriale, la qualità delle prestazioni di riabilitazione fisioterapica dimostrate sinora da ambulatori privati in attività nella nostra regione e al tempo stesso la volontà della sanità privata lucana di settore di non tirarsi indietro rispetto ad un’ipotesi di rilancio della ‘mission’ da affidare al Don Uva, attraverso una piena autonomia del Centro di Potenza dalla sede pugliese. Purtroppo – aggiunge – si registrano ancora l'assenza di valutazioni delle performance dei servizi territoriali e differenti valutazioni sui contratti per l’erogazione di prestazioni di Fkt da assegnare alle diverse strutture per coprire la domanda complessiva”.

“Del resto – conclude – lo stesso Piano Regionale della Salute individua la necessità di procedere verso una nuova organizzazione moderna ed efficace, in quanto l’attuale sistema di erogazione delle prestazioni di fisioterapia e riabilitazione che si continua a tenere in vita in Basilicata è un sistema unanimemente considerato ormai superato, obsoleto, non al passo con i tempi, per certi versi dispendioso”.

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