Mattia: intervenire contro caro bolletta energetica

Per il consigliere regionale del Pdl è opportuno “favorire e facilitare l’attuazione, anche in Basilicata, del mercato libero dei servizi energetici, l’unico sistema che ha dato, sinora, qualche sia pur timido risultato positivo”

“Il dibattito sul petrolio che continua a caratterizzare questa fase di vita politica, sociale e civile regionale, attraverso toni sempre più accesi, sottovaluta un aspetto: la bolletta energetica per imprese e famiglie, in Basilicata, è tra le più alte in assoluto tra le regioni italiane. C’è di più: l'Osservatorio Regionale Prezzi & Tariffe di Unioncamere Basilicata registra un ulteriore sensibile aumento". E’ quanto evidenzia il consigliere regionale Franco Mattia (Pdl), aggiungendo che “a pagare le conseguenze di questa situazione, a dir poco paradossale per la regione che si appresta a diventare, secondo i progetti del Governo e nello specifico del ministro Passera, ‘hub energetico’ e primo fornitore di energia per il Paese, sono in primo luogo le famiglie”.

“Il rapporto riferisce che la bolletta energetica – continua Mattia – per un’utenza domestica tipo, con un consumo annuo di 2.700 kWh di elettricità e di 950 Standard metri cubi di gas naturale, è aumentata di oltre 220 euro (+19,7 per cento), passando da 1.126 a 1.348 euro l’anno. In termini assoluti, il contributo maggiore all’incremento della bolletta è venuto dal gas naturale (128 euro/anno in più), mentre l’aggravio di costo dell’energia elettrica è stato di circa 94 euro l’anno. E senza parlare dei costi dei carburanti con la benzina verde che, anche da noi, è vicina a 2 euro al litro. Non certamente più vantaggiosa ed economica è la bolletta per le piccole e medie imprese lucane: per una piccola impresa del commercio, che consuma 35.000 kWh di energia elettrica con settimana lavorativa di sei giorni su un unico turno lavorativo, la spesa per la fornitura é aumentata di oltre 1.200 euro (+18 per cento), tra il 2011 ed il 2012; mentre per un'impresa artigiana che preleva 70.000 kWh, con una distribuzione dei consumi maggiormente concentrata nelle ore diurne dei giorni feriali, l'aumento e' stato superiore a 1.000 euro (+8/9 per cento). Tutto ciò mentre il presidente di Confindustria Squinzi – aggiunge Mattia – mette in guardia sui nuovi rincari, sempre per l'elettricità, destinati ad abbattersi in autunno, come mannaia, sulle imprese del nostro Paese, soprattutto per fornitura-consumo di gas. Si tratta di un incremento di costi aziendali che per piccole e medie imprese diventerà ancora più pesante, allontanando ogni ipotesi di ripresa produttiva e di rilancio dell’occupazione. Vorrei – dice Mattia – in proposito che, specie il ‘cartello’ di ‘Pensiamo Basilicata’, costituito da 14 sigle di associazioni imprenditoriali, su questo tema essenziale per il mondo della produzione, aumentasse l’azione di pressing nei confronti della Giunta regionale, al di là degli aspetti nominativi e formali (Progetto Comunità o Basilicata Obiettivo 2012) e che altrettanto facessero le associazioni di tutela dei consumatori”.

Per Mattia, infine “la Società Energetica Lucana è chiamata ad adeguare la sua missione, intanto per contribuire a ridurre la bolletta delle famiglie e delle Pmi, tenuto conto del gas estratto in Val d’Agri e ceduto a Sel, e per facilitare l’attuazione, anche in Basilicata, del mercato libero dei servizi energetici l’unico che ha dato, sinora, qualche timido risultato positivo”.

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