Matera, raccolta firme del Comitato di Quartiere Rione Sassi

Il Comitato di Quartiere Rioni Sassi ha organizzato una raccolta firme  in piazza Vittorio Veneto domenica 24 luglio a partire dalle ore 20.30 che, spiega in una nota, “possa portarci ad essere nuovamente partecipi alle decisioni su Matera Capitale Europea della Cultura: simbolicamente riappropriamoci di Capodanno 2016 (e 2017 e 2018 e 2019) per poi attivare una reale commissione, partecipata dall’Amministrazione ma gestita soprattutto dalla cittadinanza, che possa portare Matera a riappropriarsi dei contenuti che ora mancano”.
“Ricordiamo come se fosse ieri l’estate di due anni fa, alla vigilia della candidatura per Matera 2019: non c’era un angolo di Matera- si legge nella nota –  senza un concerto, senza un’attrazione, senza punti di aggregazione. Ricordiamo che buona parte dei materani, che di solito in estate si trasferiscono al mare, la sera avevano piacere a tornare in città per vivere l’essenza dello spirito della Capitale Europea della Cultura”.
“Oggi purtroppo subiamo l’assenza totale di programmazione e di partecipazione a quella “struttura” che ha portato Matera ad essere candidata a Capitale Europea della Cultura 2019: è troppo facile pensare che gli interessi economici abbiano acceso gli appetiti di pochi e di pochi vicini ai pochi che i fondi li gestiscono direttamente!
In Olanda, Groningen per la precisione, città senza particolare interesse storico/artistico, sono state dedicate intere aree della città, progettate da grandi architetti, alla creazione di  “STIM”, stimoli, punti di aggregazione: ovviamente nascono e vengono sfruttati grazie ad una programmazione artistica continua e partecipata.
Matera è una vetrina, potrebbe riuscire ad accogliere in ogni angolo un piccolo evento, del tutto compatibile con la vita degli antichi rioni, non abbiamo bisogno dello star system internazionale per progettare nulla! Eppure non siamo in grado di sfruttare quello che abbiamo!
Il tutto nasce dalla polemica per il Capodanno 2016 ma in realtà il malcontento è più profondo: in quella delibera, in quell’accordo firmato con la Rai, di fatto, è la Regione Basilicata a fare il bello e il cattivo tempo perché è la Regione che finanzia ed è sempre la Regione che astutamente ha sottoscritto un accordo per “Matera 2019” non vincolato a Matera se non, lor volendo, al 2019. Leggiamo le carte, e le carte cantano.
Ma… il nostro Sindaco dov’è? Vero, lasciamo lo spazio alle bagarre politiche di turno, ma dov’è? Siamo Matera Capitale Europea della Cultura 2019! Abbiamo già il riconoscimento UNESCO, qui si parla di CULTURA! Dove sono i contenuti per una città che ha la fortuna di avere così tanti naturali contenitori?
Spettacoli, teatro, lectio magistralis, musica, fotografia, storia arte… continuiamo?
Abbiamo fatto una passeggiata per la nostra città… all’ora di pranzo di ieri: deserta. La sera: locali aperti, gente che cammina, tutti a casa per le 00.30 e… a parte pochi cantautori in qualche angolo della città, tutto tace.
Apprendiamo che il Women’s Fiction Festival, così come Mater Sacra, così come tutti gli eventi che hanno caratterizzato una offerta turistica e consolidata nella nostra città, è stato cancellato (evento di importanza e respiro internazionale), pochi concerti con ospiti di importanza nazionale e internazionale, e poi??? Come intendiamo offrire una proposta culturale a chi decide di vivere Matera?
Cantieri aperti in piena stagione, problema della occupazione del suolo pubblico (non si può programmare di assumere personale stagionale se poi viene impossibilitata l’occupazione di suolo pubblico all’esterno per via dei lavori in corso!), mancata comunicazione e partecipazione ai lavori pubblici avviati e in programmazione…
Alzare quella saracinesca, in modo ovviamente figurato perché, almeno nei sassi, le saracinesche non ci sono, sta diventando sempre più difficile: gli operatori lamentano una diminuzione delle presenze rilevante rispetto all’anno scorso e non è dovuto, a loro parere, all’aumento dell’offerta.
Per assurdo se il capodanno itinerante facesse capo ad una programmazione coordinata e condivisa di eventi su tutto il territorio lucano mirata a rendere la nostra Regione uno “STIM” complessivo, modello Salento, per intenderci, dove ogni sera c’è la difficoltà di scegliere cosa fare, potrebbe anche essere condivisibile, ma siamo stanchi di seguire l’onda politica e la bagarre interna che non fa altro che affossare la nostra città!”

bas 02

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