"L’applicazione del Decreto ministeriale emesso il 28 novembre 2014 dai Dicasteri dell’Economia, dell’Interno e delle Politiche Agricole ha ampliato il raggio di azione dell’IMU a tutti i terreni, esentando solo i comuni la cui altimetria è superiore a 600 metri.
E’ fuori dubbio – dichiara Michele Lamacchia, consilgiere comunale di Matera del Psi – che l’applicazione di questa imposta rappresenta un incomprensibile macigno catapultato sui cittadini possessori di fondi agricoli, già agonizzanti per le evidenti e ben conosciute difficoltà del settore primario. Problematiche che stanno portando all’abbandono sistematico e continuo di migliaia di ettari, con ripercussioni ambientali di notevole rilevanza sul territorio.
Ancora più grave se si pensa che da un lato si cerca di incentivare il presidio del territorio, stimolando i giovani ad insediarsi in un mondo, quello agricolo, difficile e scarsamente remunerativo, fatto di enormi sacrifici e di altrettanti scarsi risultati visti i sempre maggiori costi di produzione che assottigliano sempre di più i già risicati margini economici, dall’altro si applicano imposte che mettono letteralmente in ginocchio le iniziative di impresa. Questa scelta governativa denota una inesistente conoscenza della realtà agricola nazionale, ancora di più delle aree svantaggiate, soggette ad un continuo e inarrestabile flusso negativo di abbandono e spopolamento delle campagne. Inoltre l’esenzione totale dell’IMU per i terreni agricoli montani non fa altro che incrementare l’imposizione trasferendo il peso del gettito fiscale sugli altri comuni, molti dei quali insistono in aree svantaggiate e fortemente esposte a fenomeni di dissesto idrogeologico e spopolamento».
Con questo assurdo gioco delle tre carte lo Stato toglie linfa ai Comuni, decurtando i trasferimenti, e obbligandoli a rivalersi sui cittadini per recuperare i minori gettiti.
E’ indispensabile che le organizzazioni agricole prendano, univocamente, una posizione netta contro questa scelta governativa perché questa imposizione determinerà in tutto il settore agricolo gravi ripercussioni visto il notevole indebitamento della maggior parte delle aziende del nostro territorio regionale decretando la condanna a morte delle stesse".
BAS 05