"Gli ospedali del futuro? Saranno pochi, destinati al trattamento delle patologie più complesse, dotati di tecnologie e farmaci innovativi, muniti di personale clinico dalle elevate competenze, organizzate su nuovi modelli". Il direttore generale del San Carlo Giampiero Maruggi ha le idee chiare e non teme la sfida del cambiamento. L'occasione per l'analisi di scenario è l'intervento introduttivo al convegno della Fiaso (Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere) che si è tenuto questa mattina a Matera sul tema delle reti cliniche.
Il contributo di Maruggi, intervenuto in qualità di vicepresidente della Fiaso, è partito da un'analisi storica. "Il sistema ospedalo-centrico è nato – ha spiegato il dg del San Carlo – negli anni 60-70 in un contesto di aspettative di vita inferiori, alta prevalenza delle patologie acute, scarso supporto delle tecnologie diagnostiche, terapie mediche e chirurgiche non evolute, scarsa attenzione ai modelli organizzativi".
Questo modello di assistenza, ha proseguito il vicepresidente della Fiaso è stao superato dai cambiamenti demografici, tecnologici, scientifici: "La vita media si è allungata così come sono aumentate le patologie cronico-degenerative. I miglioramenti terapeutici si accompagnano a un imponente avanzamento delle tecnologie diagnostiche e al miglioramento delle competenze cliniche. Il tutto è messo a valore da un'adeguata crescita dei modelli organizzativi".
"Occorre quindi – ha spiegato Maruggi – potenziare l'integrazione tra ospedale e territorio, tenendo conto delle criticità emerse: il forte aumento dei costi, il ricorso improprio alle strutture ospedaliere, l'evoluzione della domanda da parte della popolazione invecchiata di un'assistenza orientata sulle patologie croniche
e degenerative. Il nuovo modello di gestione assistenziale deve quindi affidare all'ospedale essenzialmente la cura delle patologie più complesse".
"In questo contesto – ha concluso Maruggi- le reti vanno a definire le modalità di integrazione tra gli ospedali e il territorio, comprensivo degli ospedali periferici. Questo convegno serve perciò a ribadire l'importanza delle reti nel sistema salute, analizzare lo stato dell'arte, individuare i modelli organizzativi regionali per eventuale benchmarking, definire le criticità nell'attivazione delle reti, definire il ruolo delle direzioni strategiche, degli stakeholder, dei cittadini nella costruzione delle reti".
Nel suo contributo il Dr. Rocco Giovanni Panarace Responsabile del Controllo di Gestione dell'AOR San Carlo ha specificato che la Regione Basilicata ha da tempo avviato un percorso virtuoso di strutturazione di reti in grado di soddisfare i bisogni di salute in una popolazione allocata in un territorio che presenta tratti di particolare complessità .
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