Matera, domani convegno su capitale europea della cultura

Saranno esponenti istituzionali e associazioni pugliesi e lucane a confrontarsi, martedì 14 aprile a   partire dalle 17,30 alla Casa Cava su opportunità e prospettive d'azione per progetti di area vasta  interregionale e internazionale, alla luce della recente designazione di Matera a Capitale europea  della Cultura nel 2019.
L'iniziativa apre un ciclo di conferenze previste dal progetto Cast (Cittadinanza Attiva per lo  Sviluppo dei Territori), promosso dalle associazioni Culture e Territori di Potenza, dal Circolo La  Scaletta di Matera, da Art Park (Potenza) e Atelier Mob (Lisbona), e cofinanziato dalla Regione  Basilicata nell'ambito del programma Visioni Urbane.
I lavori saranno aperti dal presidente del Circolo La Scaletta, Ivan Focaccia e introdotti da  Piergiuseppe Pontrandolfi, presidente dell'Associazione Culture e Territori.
Gli interventi saranno moderati da Antonio Nicoletti del Circolo La Scaletta e prevedono la  presenza di Angela Barbanente, vice presidente della Regione Puglia e assessore alla Qualità del territorio, Patrizia Minardi, Dirigente dell'Ufficio Sistemi culturali e turistici, Cooperazione internazionale della Regione Basilicata, Francesco Palumbo, direttore di area Politiche per la  Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti della Regione Puglia e di Ferdinando Mirizzi, direttore del Dicem dell'Unibas (Dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo). Partendo dall'esperienza pugliese sviluppata in un contesto di governo e valorizzazione del territorio e del patrimonio storico-culturale attraverso il coinvolgimento delle comunità, il caso-Matera verrà affrontato alla luce del ruolo che la città dei Sassi è chiamata a svolgere nei prossimi anni, dopo la dismissione di uffici periferici e con la necessità di ridefinire le proprie funzioni in una prospettiva territoriale di area vasta.
Il confronto a più voci esaminerà anche i rischi che la designazione a Capitale Europea può  comportare, a cominciare dalla “trasteverizzazione” del patrimonio culturale legata alla  massificazione delle presenze, e proverà a tracciare  le opportunità derivanti dagli strumenti di programmazione regionale, interregionale e  internazionale.

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