(ANSA) – Il Comune di Matera riproporra' con un nuovo iter procedurale la richiesta di attribuzione della medaglia d'oro al valor civile, per le motivazioni e i fatti che portarono la citta' a insorgere – prima citta' del Mezzogiorno – contro le truppe di occupazione nazista il 21 settembre del 1943. E' la richiesta avanzata oggi dal sindaco Salvatore Adduce e sostenuta dal viceministro all'Interno, Filippo Bubbico, nel corso delle celebrazioni per il 70/o anniversario dell'evento, che causo' la morte di 26 materani, 21 dei quali periti nell'eccidio della ex caserma della Milizia fascista fatta saltare con l'esplosivo dai tedeschi in ritirata. Adduce, nel ricordare quella pagina di storia, ne ha evidenziata la portata di ''cambiamento' e i valori che accomunarono cittadini e forze dell'ordine per scrivere una pagina importante della storia del Mezzogiorno e del Paese. ''Matera – ha detto Adduce – e' medaglia d'argento al valor militare per quella insurrezione. Credo che meriti un riconoscimento piu' altro per quello che rappresento' e rappresenta il 21 settembre. Ricordo un giovane, Vincenzo Luisi, di appena 16 anni, che era nei pressi della ex Milizia e fu catturato e rinchiuso in quella caserma perche' aveva urlato che stavano arrivando gli americani. Fu un segno di cambiamento e di monito per i giovani, come quelli dell'Istituto tecnico industriale 'Giovanbattista Pentasuglia', che porta il nome dell'unico garibaldino lucano che partecipo' alla spedizione dei Mille''. E la tradizione di impegno sociale per la liberta' e' stata ricordata da Bubbico. ''L'esempio di Matera – ha detto – servi' a rafforzare la lotta di liberazione in altre citta' del Mezzogiorno e anche nel dopoguerra si distinse per le lotte contadine. La prima citta' insorta del Sud merita il dovuto riconoscimento con l'attribuzione della medaglia d'oro al valore civile. Non solo per la lotta di liberazione, ma anche per quello che ha rappresentato come luogo di riferimento per gli studi sociali, urbanistici del dopoguerra e per altre azioni che rendono viva e interessante la sua storia recente''. I valori e l'attualita' del 21 settembre 1943 sono stati esaminati negli interventi del presidente della giunta provinciale, Franco Stella, e del vicepresidente dell'associazione nazionale partigiani Gianfranco Pagliarulo. La giornata commemorativa, svoltasi in piazza Vittorio Veneto e alla presenza di autorita', associazioni combattentistiche, e' stata preceduta dalla deposizione di corone di alloro al cippo di via Lucana, alle lapidi di via Cappelluti e via Lucana e dalla messa celebrata nella chiesa di San Francesco d'Assisi da mons. Salvatore Ligorio. In serata le celebrazione del 70 anniversario saranno incentrate sulle ''Memorie dei protagonisti del 21 settembre 1943'', illustrate dallo studioso Francesco Ambrico e curate da Videouno e Openet.
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