MATERA, ALLO IAC “IN CERCA DI COMUNE APPRODO”

Ritornano i Venerdì allo IAC, questa volta in una veste tutta nuova. Nella grande cornice dell'Auditorium ''R. Gervasio'', in Piazza Sedile a Matera andrà in scena ''In cerca di comune approdo'', uno spettacolo teatrale a cura di IAC – Centro Arti Integrate.
Lo spettacolo nasce dal progetto teatrale “Buiding my stage”, attività di integrazione avviata nell’ambito del progetto SPRAR (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati) Salandra Minori, condotto da IAC con il sostegno dell’Associazione Tolbà e vedeva in origine come protagonisti i ragazzi ospiti della comunità alloggio Pia Casa Marsilio di Salandra (MT) e che nel tempo si è arricchita con la presenza di nuovi viaggiatori, provenienti da tanti luoghi diversi, adolescenti in cerca di un sogno o di un luogo da attraversare e da vivere.
''In cerca di comune approdo'' prende spunto dal romanzo epico l'Odissea.

Racconta il viaggio di adolescenti che si mettono in cammino dal proprio paese e attraversano deserti, mari e affrontano pericoli per cercare un approdo sicuro. Quello che accomuna tutti questi ragazzi è la voglia di trovare un luogo dove poter realizzare le proprie ambizioni. Il tema è trattato in modo profondo ed ironico, perché il viaggio degli eroi è ricco di avventure che fanno crescere ma anche ben sperare.
Il viaggio è inteso sia come racconto autobiografico dei migranti ma è inteso anche come metafora del percorso di crescita degli adolescenti.

Lo spettacolo è la conclusione di un laboratorio cominciato nel mese di febbraio del 2016. Nel corso del laboratorio abbiamo utilizzato il linguaggio teatrale per conoscerci, imparare a relazionarci, far emergere i vissuti personali e raccontare piccole storie legate ai viaggi affrontati dai minori migranti per arrivare in Italia, viaggi spesso drammatici, elaborati ed espressi con difficoltà, che trovano per il momento approdo nella comunità di Salandra. Al laboratorio, oltre ai ragazzi ospitì della comunità Pia Casa Marsilio, provenienti da Gambia, Ghana, Sudan, Eritrea, Costa d'Avorio, Albania, hanno preso parte anche ragazzi e ragazze salandresi e materani. Il lavoro si è così arricchito della relazione con il contesto quotidiano.
È stato un lavoro che ha voluto puntare sulle qualità e potenzialità individuali e sulla possibilità di costruire un sentimento comune. Un approdo, appunto, che si cerca continuamente e che, si spera, possa accogliere tutti.
Ingresso 5 euro.
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