Massaro (Csail): su fronte petrolio autunno “surriscaldato”

“Da sempre caldo l’autunno da noi si preannuncia surriscaldato sul fronte del petrolio secondo l’abituale storia mentre il prezzo del petrolio continua a scendere, l’effetto non si riflette, se non marginalmente, su quello finale dei carburanti. Come sanno bene gli automobilisti lucani, in attesa dell’ultima ricarica della card carburanti per l’ultimo pieno-pieno e mezzo di benzina o gasolio, nelle stazioni della Val d’Agri a pochi chilometri dal Centro Oli di Viggiano i prezzi alla pompa si attestano a 1,642 euro al litro per la verde e a 1,465 euro al litro per il gasolio. Sono sempre le accise a pesare sul costo finale. Si tratta di balzelli anacronistici, introdotti per finanziare guerre ed emergenze e mai eliminati, al punto da pesare per 0,50 euro su ogni litro di carburante, considerata anche l’Iva”. lo dichiara Filippo Massaro  (Csail) in una nota.
"Le tasse, stando alle rilevazioni di Assopetroli-Assoenergia, – prosegue  –  rappresentano in Italia il 64,45% del prezzo finale della benzina, una quota che nella media europea si attesta invece al 58%. E’ uno dei motivi per cui tra il gennaio del 2014 e quello del 2015 i listini della benzina hanno registrato un calo dei prezzi di soli 14 punti percentuali a fronte del -53% registrato dal petrolio Ma la discesa del prezzo del petrolio, con cause molteplici di natura economica e politica internazionali, con il Brent (benchmark europeo) quotato a un prezzo inferiore ai 40 dollari al barile (il più basso mai registrato dal 2009) richiede di attrezzarci ad affrontare i nuovi problemi dell’ autunno surriscaldato”.
“ E’ difficile e forse prematuro ipotizzare le mosse di Eni e Total sul futuro dei programmi petroliferi in Val d’Agri e nel Sauro-Camastra. Di sicuro le prime avvisaglie di ricatto nei confronti della Regione sono scattate con la situazione di allarme creata tra le imprese del distretto di Viggiano. I lavori della quinta linea volgono al termine e quindi è già previsto che con la smobilitazione di alcune centinaia di lavoratori Viggiano, Villa d’Agri, Grumento Nova dovranno fare i conti con servizi ricettivi e di attività economiche che accuseranno una mazzata. Torna prepotentemente di attualità l’impiego delle royalties che oltre al “salva Potenza” e al finanziamento del Reddito Minimo di Inserimento dovrebbe essere finalizzato a questi comprensori per preparare i cittadini ad affrontare la nuova congiuntura economica. Non nutriamo più alcuna speranza che il Programma Operativo Val d’Agri – Melandro – Sauro – Camastra, specie dopo le inchieste della magistratura e della Corte dei Conti, possa essere modificato nelle modalità di spesa e negli obiettivi. Piuttosto meglio affidare il programma ad un Ufficio della Regione che centralizzi gli interventi evitandone la polverizzazione compiuta sinora dai Comuni con scarsissimi risultati e benefici per le nostre comunità locali, concentrando i finanziamenti su tre filoni prioritari: agricoltura, piccola impresa, turismo”.

BAS 05

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