Marsico Nuovo, Lamorte al dibattito “Non cadere nella rete”

La Presidente del Corecom, intervenendo all’incontro tenutosi presso l’“Istituto comprensivo Benedetto Croce”, ha sottolineato la “necessità di favorire incontri e confronti di media education per evitare l’uso distorto della rete”

&ldquo;Si &egrave;&nbsp; svolto questa mattina, a Marsico Nuovo, presso la scuola secondaria di primo grado dell&rsquo; &lsquo;Istituto comprensivo Benedetto Croce&rsquo;, nell&rsquo;ambito dell&rsquo;educazione alla legalit&agrave;, l&#39;incontro dibattito sul cyberbullismo &lsquo;Non cadere nella rete&rsquo; organizzato dal referente alla legalit&agrave;, professoressa Lida Arena&rdquo;. Lo comunica la presidente del Comitato regionale per le comunicazioni della Basilicata, Giuditta Lamorte, che ha preso parte all&rsquo;incontro &ndash; dibattito.<br /><br />La giornata formativa introdotta e moderata da Massimo Macchia ha visto l&rsquo;intervento del dirigente scolastico, Alfredo Petracca e del sindaco, Domenico Vita.<br /><br />Macchia ha sottolineato come &ldquo;la rete offra una serie di opportunit&agrave; legate al potenziale del suo utilizzo, tanto in ambito professionale, quanto sociale, economico e privato, purtroppo al tempo stesso, espone ad una serie di rischi ma, attraverso un uso consapevole ed intelligente, i pericoli possono essere arginati&rdquo;.<br /><br />All&rsquo; incontro di media education hanno partecipato, la psicologa Mariarosaria Colangelo, l&rsquo;ispettore della Polizia postale di Basilicata, Compartimento di Matera, Filippo Squicciarini e il comandante della Stazione dei Carabinieri di Marsico Nuovo, Vincenzo Recano.<br /><br />&ldquo;La mattinata &ndash; ha riferito Giuditta Lamorte – ha visto coinvolti studenti, genitori, educatori ed &eacute; stata dedicata alla sicurezza in rete, al fine di promuovere l&#39;uso sicuro e responsabile delle tecnologie online e di telefonia mobile. L&rsquo;obiettivo primario di queste azioni positive &ndash; ha aggiunto – &egrave; di indurre le persone a far uso dello strumento Rete con approccio critico, al riparo da pericoli, consentendo una crescita culturale, professionale e sociale. Secondo Telefono Azzurro &ndash; ha specificato la Presidente del Corecom – il 64 per cento degli adolescenti teme che le proprie informazioni personali vengano usate dalle piattaforme social per scopi diversi da quelli dichiarati. Secondo la ricerca, inoltre &ndash; ha continuato Giuditta Lamorte – il 15 per cento degli adolescenti intervistati ha gi&agrave; subito un furto d&rsquo;identit&agrave; sul web ed il 30 per cento si &egrave; pentito di quello che ha postato on line&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La protezione dei bambini e degli adolescenti non pu&ograve; passare attraverso il non utilizzo delle nuove tecnologie, ma deve necessariamente attraversare la consapevolezza che libert&agrave; della rete e sicurezza possono coesistere. L&rsquo;uso di Internet, in particolare da parte dei minori &ndash; ha affermato Lamorte – sta diventando sempre pi&ugrave; un problema fuori controllo ed i rischi aumentano quando si parla di social network. La connessione totale tra tempo e spazio ed il presunto anonimato del cyber spazio, amplificano fenomeni come lo stalking ed il bullismo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;uso distorto della rete -&nbsp;ha concluso Giuditta Lamorte – diventa un modo nuovo per inseguire, pedinare, assediare, diffamare, minacciare, opprimere, molestare, ed &egrave; per questo che favorire incontri e confronti di media education diventa il modo pi&ugrave; semplice e diretto per rendere coscienti e consapevoli i giovani utilizzatori della rete&rdquo;.<br />

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