Mariangela Romaniello (Psi) su episodi violenza sulle donne

Riceviamo e pubblichiamo un intervento del segretario della sezione “Sandro Pertini” del Psi di Avigliano, Mariangela Romaniello sul tema della violenza sulle donne.
“Una breve lettera. Poche righe per descrivere lo strazio di un’anima e il dolore di “un corpo calpestato nella sua purezza”. Non si può che ammirare l’intima forza di quella ragazza che, vittima di stupro da parte di tre coetanei, scrive una missiva in cui annota, attraverso un lucido piano sequenza di “7 o 8 minuti”, le sensazione provate nella notte maledetta: “rabbia impotente, sdegno, rifiuto” e, infine, “compassione”. La compassione, ovvero, la partecipazione alle sofferenze del proprio corpo ferito e umiliato. Ma anche il mostrare pietà -senza perdonare- a quei ragazzi che, nell’ascensore della stazione ferroviaria, hanno rinunciato alla loro umanità per sempre. Il coraggio di questa donna stride, purtroppo, con il tentativo di alcuni nel trasformarla da vittima a carnefice, a colei che “in fondo se l'è cercata”. Non è nostro compito giudicare la scelta di rimettere in libertà gli indagati. Però, al contempo, non possiamo accettare le “tesi” di coloro che, nella scarcerazione dei presunti colpevoli, vedono “crollare” l’impianto accusatorio della 24enne. Verrà celebrato un processo, reale e non mediatico, nel corso del quale ad ognuno sarà assicurato il diritto alla difesa e al contraddittorio. E al suo termine, sarà emanata una sentenza con eventuale pena. Tutelando, così, la vittima e garantendole completa giustizia. Intanto, durante questi momenti così difficili per lei e per tutte le donne vessate o abusate, siamo chiamati a concedere loro il tempo necessario, affinché trovino le parole per raccontare il dramma interiore e, a noi, i silenzi per ascoltarle”.
 

    Condividi l'articolo su: