Manovra, Cia: agricoltori pensano ritorno al “baratto”

Se i consumatori tagliano le spese alimentari in modo da conservare qualche decina di euro per le festività più importanti di Natale (ogni famiglia sborserà in media 140 euro per imbandire le tavole del 24, 25 e 26 dicembre), la Cia di Pisa ha promosso, proprio nell’attuale congiuntura e a ridosso delle festività natalizie, il baratto agricolo (prodotti alimentari in cambio di altri prodotti). Un meccanismo che presto sarà esteso.
Il clima pre-natalizio nelle aziende agricole lucane è di forte preoccupazione per gli effetti della manovra “salva Italia” specie per gli oneri fiscali, tributari e contributivi. Misure che – sottolinea la direzione lucana della Cia – rendono ancora più difficile la situazione delle imprese agricole che già fanno i conti con opprimenti costi produttivi e previdenziali, che da tempo riducono e frenano l’operatività sui mercati.
Uno scenario reso ancora è più complesso dalla mancanza di misure tese a ridare vigore e impulso alla crescita e alla competitività. Per questo motivo il giudizio della Cia, pur consapevole della gravità della situazione finanziaria ed economica del nostro Paese e dell’esigenza di un’indispensabile linea di rigore, è negativo e viene espressa forte preoccupazione per i riflessi che le misure decise in materia fiscale, tributaria e contributiva avranno sull’attività delle imprese agricole.
La Direzione nazionale della Cia -si legge nella nota – ribadisce la necessità di un’equa ripartizione dei sacrifici e sostiene l’impellente esigenza che le misure restrittive vengano controbilanciate da efficaci e mirati interventi a sostegno della crescita e della competitività sui mercati delle imprese agricole, con particolare riferimento a quelle condotte da giovani imprenditori.
E accade così che c’è chi ha pensato di tornare al baratto: “Offro 10 caciotte di pecora di prima qualità, cerco un pigiama di puro cotone. Offro 80 litri di vino rosso Doc per un decespugliatore anche usato ma in buono stato. Permuto 50 litri di ottimo olio extravergine d’oliva 0,4 gradi di acidità per l’arredamento della stanza del bambino”. Non si tratta di un “ritorno al futuro” ma di un’idea innovativa che attinge dal passato remoto. Grazie alla Cia, sia pure per ora in via sperimentale in provincia di Pisa ma si estenderà, il baratto torna di grande attualità e proprio dalla campagna riprende vita il primo metodo di commercializzazione conosciuto dall’uomo.
Del resto -prosegue la Cia- le scorte di alimenti invenduti nelle aziende agricole sono ingenti, si tratta di prodotti di grande qualità che non hanno trovato i giusti canali nel mercato, ma che hanno un valore e soprattutto farebbero la felicità di molti. Magari di quelle persone che, a loro volta, hanno eccedenze di altri beni che potrebbero servire alle famiglie degli agricoltori.
In questo periodo -afferma la Cia- c’è una grande scelta di frutta e verdura, formaggi, olio e vino, oltre che di conserve, marmellate sott’oli e legumi. Tutte produzioni rigorosamente “made in Italy”, realizzate nel pieno rispetto delle più attente norme igienico sanitarie e salutistiche.
Siamo convinti -continua la Cia- che questo meccanismo potrà mettere facilmente in connessione molti utenti e le loro reciproche esigenze. Quante volte si ricevono, ad esempio, regali doppi o magari non si può partire per un viaggio già pagato, per l’imprevisto dell’ultimo momento. Si tratta di centinaia di casi ogni giorno, denaro che troppo spesso va in fumo, sprechi inaccettabili. Una semplice macchinetta fotografica digitale -evidenzia la Cia- può valere tranquillamente la fornitura annua di buon vino da tavola per una famiglia. In breve tempo -auspica la Cia- il portale pensato dovrebbe diventare una sorta di social network, dove attraverso il processo di fidelizzazione tra gli utenti stessi, si potrà innescare un meccanismo virtuoso che dovrebbe attivare una grande quantità di scambi giornalieri.
Ma a parte il baratto agricolo, la direzione della Cia ribadisce, infine, la necessità che alcune misure vengano corrette nel corso del dibattito parlamentare per l’approvazione della manovra del governo.

BAS 05

    Condividi l'articolo su: