“Tutto sembra una spy story di una qualche collana economica, piena di incongruenze, paradossi e contraddizioni, ma qualcuno interessato a crederci spunterà di certo”
“L’anno scorso la sorpresa di Babbo Natale, quest’anno quella della Befana, ma tanto per i due personaggi natalizi, tanto per le presunte accuse che mi vengono mosse c’è bisogno veramente di qualcuno disposto a credere a tutto”. E’ il commento dell’assessore regionale Agatino Mancusi in relazione a indiscrezioni di stampa secondo cui il collaboratore di Giustizia Antonio Cossidente lo avrebbe accusato di aver fatto favori e promesse in cambio di un appoggio elettorale per le consultazioni del 2005.
“Non solo le accuse che mi sono mosse, partendo da un presunto mio accostamento alla cocaina fino all’intervento dei servizi segreti, sono del tutto non credibili, ma ugualmente le circostanze al contorno sottraggono ugualmente credibilità alla narrazione. Il collaboratore di giustizia, per legge, ha 180 giorni dal ‘pentimento’ per raccontare tutti i fatti di cui è a conoscenza, e questo racconto, così importante, sarebbe tornato alla sua memoria solo molto tempo dopo. La stessa cronaca giornalistica chiarisce che dei festini a base di coca di cui si parlò lo scorso anno “non si sa ancora nulla, nemmeno se il boss pentito ne abbia fatto menzione”. Un anno fa mi sarei interessato per ottenere lavoro in un’azienda sanitaria privata, oggi la memoria suggerisce che si trattava di un’azienda pubblica. Ma in tutto questo, l’unico mio, viste le circostanze, “segretissimo summit” col boss si sarebbe limitato, a quanto avrebbe raccontato lo stesso Cossidente, a una fugace presentazione sugli spalti di uno stadio affollato da 5mila persone che assistevano ad un incontro di calcio”.
“Come evidente – afferma Mancusi – è più facile credere a Babbo Natale e alla Befana che a questo racconto che sembra una spy story di qualche collana economica. Ciò nonostante – conclude – c’è da aspettarsi che anche le ultime “rivelazioni” innescheranno un tam tam nei soliti circuiti mediatici: in fondo è facile credere a ciò a cui si vuol credere e persone interessate a parlar male di questa parte politica o di questa coalizione o a perseguire la logica del tutti colpevoli tutti innocenti ce ne sono di certo. Come è certo che di fronte a queste fandonie tornerò ad adire le vie giudiziarie”.