Dal “decreto milleproroghe” nemmeno un euro per le calamità naturali di altre regioni come la nostra
L’assessore regionale all’Agricoltura Vilma Mazzocco, attraverso gli Uffici competenti del Dipartimento ed in stretta sintonia con la Presidenza della Giunta e il Dipartimento Infrastrutture, è impegnata a monitorare la situazione delle zone agricole della provincia di Matera e di Potenza colpite dall’alluvione e dall’esondazione di fiumi.
“Purtroppo – dichiara Mazzocco – si ripete con drammatica puntualità la situazione di calamità naturale che si è verificata nel passato anche recente con danni gravissimi in primo luogo ad aziende agricole del Metapontino, per effetto delle colture allagate, di strutture danneggiate, produzioni pregiate distrutte, oltre a danni ingenti alla viabilità rurale, intercomunale e statale e persino ad infrastrutture civili.
E’ bene però che gli agricoltori sappiano che nel “decreto milleproroghe” approvato in Senato per far fronte allo stato di emergenza sono stanziati appena 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2011 e 2012, così ripartiti: 45 milioni per ciascuno degli anni alla Liguria, 30 milioni per ciascuno degli anni al Veneto, 20 milioni per ciascuno degli anni alla Campania e 5 milioni per ciascuno degli anni ai comuni della provincia di Messina colpiti dall'alluvione del 2 ottobre 2009. Dunque – sottolinea l’assessore – nemmeno un euro per le calamità naturali di altre regioni come la nostra. Il Fondo Nazionale per le Calamità Naturali inserito nel Bilancio dello Stato invece si limiterà ad anticipare i finanziamenti ai territori interessati da terremoti o altre calamità ma quei soldi dovranno essere restituiti dalle Regioni alle quali il Governo “concede” la possibilità di istituire un nuovo tributo regionale (“tassa di scopo”) o di far ricorso ad aumenti per quelli già in vigore”.
L’Assessore Mazzocco sulla questione sollecita un’iniziativa urgente del Coordinamento degli Assessori Regionali all’Agricoltura, a partire dalle situazioni di più grave emergenza vertificatesi in Abruzzo, Basilicata e in provincia di Messina.
“Si tratta innanzitutto – afferma l’assessore – di scongiurare il rischio di disparità di trattamento tra Nord e Sud nella fase di gestione di eventi calamitosi evitando di annullare il principio solidaristico che è alla base della regolamentazione del Fondo Nazionale per le calamità naturali. Diventa necessario inoltre adeguare lo schema di decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali concernente il Piano assicurativo agricolo 2011 presentato in sede di Conferenza Stato-Regioni il 10 febbraio scorso. Il provvedimento, abrogando le precedenti disposizioni del Fondo di solidarietà nazionale in agricoltura, per il sostegno al reddito degli agricoltori danneggiati da fenomeni atmosferici o calamità naturali, prevede due tipologie di intervento, alternative tra loro, delle quali la prima ex ante, consiste in agevolazioni volte ad incentivare la stipula di contratti
assicurativi contro i danni della produzione e delle strutture, finalizzate alla ripresa economica e produttiva delle imprese agricole che hanno subito danni e la seconda, ex post, prevede contributi
compensativi ai produttori danneggiati, esclusivamente nel caso di danni a produzioni e strutture non assicurabili. Con l’intesa Stato-Regioni si deve entrare rapidamente nel merito dell'individuazione delle tipologie dei rischi assicurabili, in coerenza con la normativa comunitaria e con gli Orientamenti sugli Aiuti di Stato, con l’ausilio di un'apposita Commissione tecnica composta da rappresentanti delle
Organizzazioni professionali agricole, dei Consorzi di difesa e delle Cooperative, delle Assicurazioni nonché dell'istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA), e di procedere alla determinazione dell'entità del contributo pubblico annuale sui premi”.
BAS 05