“La Mahle si è presa una settimana di tempo per valutare la possibilità di tenere il sito a disposizione anche per un eventuale secondo bando di reindustrializzazione”. Lo ha riferito il segretario regionale della Fim Cisl, Salvatore Troiano, al termine del tavolo di confronto tenutosi questa mattina in Regione. Nel corso dell'incontro è emersa – riferisce sempre Troiano – l'impraticabilità del ricorso alla cassa integrazione in deroga per i circa 60 lavoratori dello stabilimento potentino la cui cassa integrazione straordinaria scade il prossimo 22 marzo. Le parti si rivedranno entro il 25 febbraio per un esame congiunto dello stato di attuazione dell'accordo siglato al ministero del lavoro il 18 marzo 2009 che prevede, oltre al ricollocamento di parte del personale in progetti di reindustrializzazione, il ricorso a trasferimenti e incentivi all'esodo. Per il segretario della Fim “il percorso accelerato della Mahle non è condivisibile e manca ogni certezza sulla effettiva pubblicazione di un nuovo bando per la riconversione del sito da parte della Regione Basilicata. Nei prossimi giorni tenteremo, a partire dal tavolo già fissato entro il 25 febbraio, di trovare un'intesa per ridurre ulteriormente, mediante gli strumenti già previsti dall'accordo del 2009, la platea dei lavoratori che si ritroverebbero allo scadere della cassa integrazione senza alcuna forma di sostegno al reddito”. Troiano ha infine sollecitato la giunta regionale ad approvare rapidamente il nuovo bando per la reindustrializzazione della ex Mahle.
BAS 05