La Scaletta su macroregione Euromediterranea

Nella riunione si è parlato del programma di convegni e di incontri che la Facs intende organizzare nel 2026, in diverse città del Sud, per contribuire al dibattito sul dialogo e sulla cultura del Mediterraneo che avrà come epicentro Matera, insignita come Capitale. 

Si è svolto ieri a Matera, nella sede del Circolo La Scaletta, un incontro della Federazione delle Associazioni civiche del Sud (Facs), che comprende circa 50 sodalizi con sede nelle regioni del Mezzogiorno. Vi hanno preso parte, in presenza o da remoto, i rappresentanti delle associazioni Angilla Vecchia e Svimar di Potenza, Alto Casertano, Nuovi Orizzonti (Termoli), Insieme per Avellino e il Ficei, la Federazione dei Consorzi enti di industrializzazione. Presente il Presidente della Facs Antonio de Pandis. A fare da padrone di casa il vicepresidente della Federazione, Paolo Emilio Stasi, che ricopre analogo ruolo nel Circolo La Scaletta.

E’ quanto si legge in un comunicato stampa del Circolo La Scaletta.

Sul tavolo della discussione, il programma di convegni e di incontri che la Facs intende organizzare nel 2026, in diverse città del Sud, per contribuire al dibattito sul dialogo e sulla cultura del Mediterraneo che avrà come epicentro Matera, insignita come Capitale.

All’attenzione del board della Federazione anche un documento-base redatto dal professore emerito di Pianificazione urbanistica dell’Unibas, Piergiuseppe Pontrandolfi, e arricchito dagli spunti e dalle riflessioni dei soci del Circolo La Scaletta, che mette al centro della rinascita del Mezzogiorno la necessità di creare una rete relazionale delle Regioni meridionali per approntare progetti di sviluppo di ampio respiro.

Una sorta di Macroregione del pensiero e dell’azione che consenta di superare gli steccati  culturali e territoriali e di affrontare con una logica sistemica le numerose emergenze: rilancio della produzione e dell’occupazione, piano infrastrutture per unire i territori, contenimento del fenomeno dello spopolamento e rete sanitaria interregionale.

L’obiettivo è quello di creare forme di collaborazione stabili tra le Regioni per guardare da Sud ai cambiamenti istituzionali in atto nel Paese. Il disegno della Federazione – è stato ribadito – è quello di arrivare a sollecitare, in alternativa alle misure spot come il Disegno di Legge Calderoli sull’Autonomia differenziata, una riforma organica del Titolo V della Costituzione attraverso i meccanismi previsti per le leggi di revisione della Carta. L’intento è di ribadire la vocazione euromediterranea del Mezzogiorno, avamposto del Paese verso i territori del Nord Africa, dei Balcani, della Grecia, della Turchia e del Medio Oriente. L’idea di fondo è quella di spingere le regioni del Sud Italia a sforzarsi di elaborare politiche di sviluppo comuni, a rafforzare le proprie relazioni per integrare e rendere competitivi i propri sistemi economici valorizzando quella coesione territoriale che sul piano sociale è già molto forte e identitaria”.

Nelle prossime settimane sono previsti altri appuntamenti per approfondire le tematiche ed entrare nel merito dell’organizzazione degli incontri previsti per l’anno di Matera Capitale Mediterranea della cultura e del dialogo.

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