Perrino, Leggieri e Carlucci: “Abbiamo chiesto delucidazioni sulla gestione dei 57 milioni di euro gestiti dal Consorzio nell’ambito della progettazione ed esecuzione degli interventi di forestazione. In attesa di chiarimenti poniamo altri interrogativi”
“Nei giorni scorsi abbiamo chiesto delucidazioni sulla gestione dei 57 milioni di euro gestiti dal Consorzio di Bonifica nell’ambito della progettazione ed esecuzione degli interventi di forestazione. I chiarimenti si sono resi necessari vista l’ingente somma e soprattutto per le incongruenze su alcuni capitoli di spesa gestiti in maniera poco trasparente”. A ricordarlo i consiglieri del M5s, Gianni Perrino, Gianni Leggieri e Carmela Carlucci precisando che “In attesa che giungano chiarimenti dall’Assessore Fanelli, ne abbiamo approfittato per aggiungere altri interrogativi sulla gestione del comparto forestale da parte del Consorzio di Bonifica”.
“Ci sono giunte numerose segnalazioni da parte degli operai – sottolineano i tre consiglieri – che lamenterebbero l’abbassamento dei livelli contrattuali rispetto agli anni precedenti, con la conseguente riduzione delle retribuzioni spettanti ai lavoratori in rapporto alle precedenti annualità. Una situazione confermata anche a mezzo stampa e che non mostra un quadro proprio edificante dell’organizzazione del comparto forestale. Va evidenziato che l’art. 36 Cost. e l’art. 2103 c.c., come più volte ribadito dalla giurisprudenza di legittimità, riaffermano il principio della irriducibilità della retribuzione, a parità di mansioni svolte rispetto agli anni precedenti”.
“La replica del commissario Musacchio – aggiungono Perrino, Leggieri e Carlucci – è, come al solito, parziale: si è limitato a pubblicizzare una funzione del sito del Consorzio e invitare gli interessati a chiedere chiarimenti tramite la stessa. Abbiamo protocollato l’ennesima interrogazione all’assessore Fanelli, il quale sembra non batter ciglio sull’operato di Musacchio. Quello di Bardi, doveva essere il governo del cambiamento, ma la gestione del Consorzio di Bonifica appare essere sempre la stessa, tutta all’insegna dell’approssimazione e della scarsa trasparenza. La cosa assurda è che i promotori del cambiamento sembrano gradire questo andazzo. Speriamo di essere smentiti”.