I consiglieri Leggieri, Perrino e Giorgetti abbandonano i lavori del Consiglio regionale “per non assecondare una forzatura probabilmente incostituzionale”
“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire: la maggioranza ha bocciato la nostra pregiudiziale sulla cattiva applicazione del regolamento in merito alla convocazione della seduta straordinaria di Consiglio regionale. L’unico aspetto straordinario della seduta odierna è stata la presenza del presidente Bardi”.<br /><br />Ad affermarlo i consiglieri regionali del Movimento cinque stelle, Gianni Leggieri, Giovanni Perrino e Gino Giorgetti.<br /><br />“Non convincono – dicono i consiglieri M5s – le tiepide giustificazioni di Cicala, Coviello e Zullino, a nostro avviso l’eventuale approvazione dei quesiti sul referendum abrogativo della quota proporzionale dalla legge elettorale, durante la seduta odierna, è da considerarsi illegittima. Per questa ragione abbiamo deciso di abbandonare i lavori del Consiglio per non assecondare questa forzatura, probabilmente incostituzionale”.<br /><br />“La maggioranza di centrodestra – continuano Leggieri, Perrino e Giorgetti - si è genuflessa senza batter ciglio ai voleri di Matteo Salvini. Anche Forza Italia e Fratelli d’Italia si sono accodati alle volontà del Capitano (senza accademia) attraverso due mozioni, il cui scopo appare palesemente cerchiobottista. Qualsiasi riferimento all’importanza dell’istituto referendario è puramente strumentale. Un percorso così importante non si può affrontare in maniera così superficiale e frettolosa”.<br /><br />“I lucani – concludono Leggieri, Perrino e Giorgetti – aprano gli occhi su certi comportamenti: i problemi della regione sono passati in secondo piano rispetto alle strategie politiche dettate da Salvini e Calderoli, quest’ultimo esperto di leggi elettorali incostituzionali, vedasi ‘Porcellum’”.<br /><br /><br /><br /><br />