Lunedì sciopero e manifestazione unitaria dei lavoratori pubblici

"Il nuovo governo poteva, forte dell'autorevolezza e della fiducia che aveva suscitato nel Paese e all'estero, scegliere tra due strade: la prima, prendere i soldi dov'era facile, la seconda, dov'era giusto. Ha scelto la prima. Così facendo ha scelto di fare una manovra ingiusta. Facendo pagare i "soliti noti". I lavoratori pubblici per primi, che non sono più disposti a pagare da soli il peso del risanamento e quindi sciopereranno unitariamente. Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa hanno infatti indetto per lunedì 19 dicembre lo sciopero generale del lavoro pubblico per l'intera giornata lavorativa".
Per Vito Maragno (Fp-Cgil), Pino Bollettino (Cisl-Fp), Franco Coppola (Uil-Fpl) e Bruno Di Cuia (Uil-Pa), «la manovra approvata dal Consiglio dei ministri è fortemente iniqua per lavoratori dipendenti e pensionati e sconta l'inaccettabile assenza di confronto con le parti sociali».
Al centro della mobilitazione unitaria, la richiesta di modificare il testo durante l'iter parlamentare al fine di ottenere: una riforma della previdenza che non sia scaricata sulle spalle di lavoratori e pensionati; misure che colpiscano per la prima volta evasione e grandi patrimoni; una riforma fiscale che alleggerisca la tassazione sui redditi da lavoro dipendente e da pensione; una riqualificazione della spesa pubblica che consenta di trovare le risorse per la crescita e per il rinnovo dei contratti senza penalizzare ulteriormente il welfare locale e la sanità e che eviti pasticci sulla ristrutturazione delle istituzioni centrali e locali, come nel caso delle province; l'eliminazione degli ulteriori tagli alle autonomie locali; una riorganizzazione degli enti, anche quelli previdenziali (come il super-Inps), attraverso una vera contrattazione che garantisca la tenuta occupazionale e punti al miglioramento dei servizi e non a una mera operazione ragionieristica. Per questi motivi i lavoratori pubblici sciopereranno per l’intera giornata lunedì 19 dicembre e manifesteranno con un presidio sotto la Prefettura di Matera dalle ore 10 alle ore 14.

BAS 05

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