“Lucani insigni 2016”, premiate otto personalità

Si tratta di Donato Capece. Mauro Antonio Di Vito, Onofrio Donzelli, Giuseppe Mazza e Pasqua Teora. Attribuite onorificenze a Giovanni Ricciardi, Carmen Vella e Antonio Zambrella

Donato Capece, Mauro Antonio Di Vito, Onofrio Donzelli, Giuseppe Mazza e Pasqua Teora, sono i &ldquo;Lucani insigni 2016&rdquo;, cinque personalit&agrave; che si sono distinte per meriti raggiunti in campo sociale, scientifico, artistico e letterario, oltre che nella diffusione e nella conoscenza dell&rsquo;identit&agrave; lucana. Conferite tre onorificenze a Carmen Vella, Giovanni Ricciardi e Antonio Zambrella.<br /><br />Donato Capece, nasce nel 1947 ad Albano di Lucania. Appassionato di studi letterari e giuridici, consegue dapprima la laurea in Lettere presso l&rsquo;universit&agrave; di Genova e poi quelle in Scienze giuridiche e in Giurisprudenza. Nel 2003 viene nominato Comandante di reparto presso la casa circondariale di &ldquo;Regina Coeli&rdquo; di Roma e nel 2004 diviene Commissario coordinatore del Corpo di Polizia Penitenziaria del Lazio. Per aver riservato alta dedizione alle Istituzioni civili e militari dello Stato Capace riceve diversi riconoscimenti e onorificenze. Viene insignito di medaglia d&rsquo;oro al merito di lungo comando, di bronzo al merito di servizio, di Cavaliere e di Grandufficiale al merito della Repubblica.<br /><br />Mauro Antonio Di Vito, primo ricercatore presso l&rsquo;Osservatorio Vesuviano dell&rsquo;Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Napoli, nasce a Lavello nel 1960. Dopo la laurea in Scienze geologiche presso l&rsquo;universit&agrave; degli studi di Napoli, conduce numerosi studi tra i quali quelli inerenti la Caldera dei Campi Flegrei e Somma-Vesuvio e le aree circostanti. Il suo campo di azione non si ferma solo al territorio campano, ma effettua ricerche anche sulla Caldera di Gedemsa e sul Vulcano Boina, in Etiopia. Di Vito vanta un&rsquo;ampia produzione bibliografica e collabora con diverse Universit&agrave; e Centri di ricerca nazionali ed internazionali, oltre che con la Soprintendenza archeologica di Napoli e Caserta.<br /><br />Onofrio Donzelli, medico ortopedico traumatologo, nasce a Venosa nel 1947. Ha ricoperto la carica di direttore responsabile della divisione di Ortopedia e Traumatologia pediatrica dell&rsquo;Istituto ortopedico &ldquo;Rizzoli&rdquo; di Bologna ed &egrave; presidente della Societ&agrave; italiana di traumatologia ed ortopedia pediatrica. Sin dagli inizi della sua carriera, Donzelli mostra uno spiccato interesse per l&rsquo;applicazione di tecniche innovative. E&rsquo; il primo medico a mettere in pratica, presso l&rsquo;istituto Rizzoli, l&rsquo;originale tecnica di Ilizarov che permette di curare, in modo graduale ma definitivo, le patologie a carico del sistema osseo. Svolge lezioni ai medici specialisti nel campo della ortopedia pediatrica e partecipa, come relatore, a numerosi congressi e seminari in Italia e all&rsquo;estero.<br /><br />Giuseppe (Joe) Mazza, ricercatore nel campo nutrizionale nasce a Pietrapertosa nel 1946. Laureato in Scienza dell&rsquo;alimentazione presso l&rsquo;University of Manitoba prosegue i suoi studi conseguendo un dottorato di ricerca presso l&rsquo;Universit&agrave; di Alberta. Cultore della materia, si distingue come ricercatore nel campo della fitochimica e nei processi di ingegnerizzazione delle biomasse e degli ingredienti alimentari. Autore e coautore di oltre 190 ricerche e di una serie di libri sugli alimenti funzionali e nutraceutici, quegli alimenti che svolgono una funzione benefica sulla salute umana, Mazza con i suoi studi contribuisce significativamente allo sviluppo e alla commercializzazione di tecnologie che trasferiscono il valore aggiunto dei prodotti vegetali.<br /><br />Pasqua Teora, psicologa e psicoterapeuta, nasce nella citt&agrave; di Orazio nel 1950 e si trasferisce a Milano all&rsquo;et&agrave; di tre anni. Dopo la laurea in psicologia conseguita presso l&rsquo;universit&agrave; di Padova, fonda a Bergamo il &ldquo;Centro Psicologia e cambiamento&rdquo; in cui opera insieme ad una equipe di professionisti in setting individuale, di coppia e di gruppo. Nella citt&agrave; lombarda crea anche &ldquo;Spazio Colibr&igrave;&rdquo; e &ldquo;Atelier Terre sorelle di arti varie&rdquo; dove vengono svolte attivit&agrave; che agiscono sul piano dell&#39;integrazione psicomotoria, delle arti-terapie e delle attivit&agrave; artistico-creative, per la crescita personale e spirituale. Attiva nel sociale, partecipa a diversi gruppi, tra cui &ldquo;Femme de Tetouan&rdquo;, citt&agrave; arabo-berbera del Marocco, dove si interessa ai temi della migrazione e dell&rsquo;interculturalit&agrave;.<br /><br />Giovanni Ricciardi, responsabile della rete di sorveglianza sismica dei Campi Flegrei dell&rsquo;Osservatorio Vesuviano, nasce a Chiaromonte nel 1952. Laureato in Fisica indirizzo Nucleare, presso l&rsquo;Universit&agrave; degli studi di Napoli, &egrave; coordinatore delle attivit&agrave; divulgative e museali dell&rsquo;Osservatorio Vesuviano. Ha curato numerose pubblicazioni e per il suo impegno nella divulgazione scientifica ha ricevuto la medaglia d&rsquo;argento del Presidente della Repubblica.<br /><br />Carmen Vella, danzatrice, coreografa e regista, nasce a Venosa. Sotto la direzione di Oriella Dorella e, in seguito, di Carla Fracci ha lavorato nei pi&ugrave; prestigiosi teatri europei. Ha danzato nei cast di Franco Zeffirelli e di Riccardo Cocciante. Ha curato le coreografie e la regia de &ldquo;Il grande spettacolo dell&rsquo;acqua&rdquo;. Attualmente &egrave; responsabile didattica dell&rsquo;Associazione Basilicata ArteDanza con sede a Venosa.<br />Antonio Zambrella, detto &ldquo;Il lucanino&rdquo;, &egrave; pittore e scultore. Nato a Bernalda nel 1934, dal 1956 vive ed opera a Bologna. Si &egrave; aggiudicato diversi premi tra i quali il premio Mala Test a citt&agrave; di Rimini, quello di Maestro del colore a Marina di Carrara, il &ldquo;New York prize&rdquo; e l&rsquo;oscar Biennale di Venezia. L&rsquo;Accademia Italia delle Arti Lettere e Scienze di Salsomaggiore lo ha insignito, nel 1978, della medaglia d&rsquo;oro per la sua attivit&agrave; nel settore delle Arti.<br /><br />Alle otto personalit&agrave; premiate &egrave; stata consegnata un&rsquo;opera di pregio di Giovanni Spinazzola.&nbsp;

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