Liuzzi (M5S) si modalità candidatura Matera 2019

“Ci auguriamo, come tutti i lucani, una vittoria di Matera candidata a Capitale della Cultura nel 2019: rimaniamo però fortemente critici verso il metodo con cui si è arrivati ad un dossier di candidatura che non è partito dal basso”. Lo sostiene in una nota la parlamentare Mirella Liuzzi, portavoce M5S alla Camera dei Deputati, dopo che nei giorni scorsi in quotidiano nazionale ha titolato in un articolo “La città senza treni vuole volare in Europa”.
“Ha ragione il Fatto Quotidiano – continua Liuzzi – quando si chiede se questa candidatura, anche con eventuale esito positivo, basterà a risolvere i tanti problemi che affliggono Matera, come la disoccupazione e l’emigrazione giovanile o le infrastrutture e i trasporti. A tal proposito, diversi mesi fa, con l’ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, affrontammo l’argomento della mancanza di un collegamento ferroviario a Matera e la risposta che ricevemmo in quell’occasione, fu che l’assenza di un collegamento di Trenitalia con Bari, fosse da attribuire alla presenza delle Fal, il cui Presidente del consiglio di amministrazione è anche presidente del Consiglio Comunale di Rutigliano, in quota centrodestra. Mentre – aggiunge – per il completamento della tratta Matera-Ferrandina non furono lasciate alcune speranze perché considerata antieconomica”.
Liuzzi aggiunge che “è vero che anche in caso di sconfitta, è stata già prevista una fondazione con 20 milioni di euro in dotazione (a cui se ne aggiungeranno altri 23 milioni in caso di vittoria); ma tutti questi fondi saranno veramente destinati al turismo? Al recupero dei Sassi? Alla collettività? O rimarranno nell’alveo dei sostenitori, dei soliti noti e del loro triste codazzo ossequioso dispersi tra i mille rivoli di consulenze e progetti autoreferenziali? La candidatura appare allora solo un pretesto, un’occasione di consenso politico, magari per le prossime comunali. La cultura quindi, strumentalizzata per fini elettorali . Senza che ci sia stata mai una vera occasione di confronto con la cittadinanza”.

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