Liste attese sanità, Lacorazza: convocare Osservatorio

Per il consigliere regionale del Pd “non c’era bisogno di attendere il XXI Rapporto Pit salute a cura di Cittadinanzattiva per comprendere che questo tema costituisce un elemento che accresce le diseguaglianze”

&ldquo;Non c&rsquo;era bisogno di attendere il XXI Rapporto Pit salute a cura di Cittadinanzattiva per comprendere che il tema delle liste di attese costituisce un elemento che accresce le diseguaglianze. Lo aveva gi&agrave; evidenziato l&rsquo;Istat e il continuo rapporto con i cittadini che fanno avvertire, aldil&agrave; della statistica, questo tema come prioritario&rdquo;.<br /><br />Lo afferma il consigliere regionale del Pd, Piero Lacorazza per il quale &ldquo;ognuno di noi per la responsabilit&agrave; che riveste, in ruoli consiliari e non esecutivi, &egrave; chiamato a fare delle proposte, possibilmente farle approvare e verificarne l&rsquo;attuazione&rdquo;.<br /><br />&ldquo;A giungo di quest&rsquo;anno &ndash; dice – con mia proposta di legge &egrave; stato istituito l&rsquo;Osservatorio per la riduzione dei tempi delle liste di attesa aperto alla partecipazione delle associazioni sindacali e di quelle maggiormente rappresentative degli utenti. L&rsquo;Osservatorio &egrave; stato costituito. Lo si convochi anche per fare il punto a conclusione dei mandati dei direttori generali e dare obiettivi vincolanti a coloro che di qui a breve si insedieranno&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ricordo ancora &ndash; continua Lacorazza – che il d.lgs 124/1998 pone il tema dell&rsquo;abbattimento delle liste di attesa anche come obiettivi dei direttori generali da conseguire con l&rsquo;armonizzazione delle prestazioni rese in ambito istituzionale, in convenzione ed intramoenia. Nella contestuale verifica dell&rsquo;appropriatezza delle prescrizioni e la penalizzazione per i cittadini che non avvisano per tempo per la impossibilit&agrave; di fruire di una prestazione prenotata, &egrave; necessario evitare che il costo dell&rsquo;intramoenia si scarichi sugli utenti&rdquo;.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; evidente &ndash; conclude – che la complessit&agrave; della vicenda non la si risolve con la bacchetta magica, anche perch&egrave;, come pi&ugrave; volte segnalato, siamo di fronte ad un tema complesso a partire dal blocco del turn over del personale al 2020; ma sulle norme e sugli indirizzi approvati dal Consiglio regionale la vice presidente, in qualit&agrave; di assessore alle politiche della persona, proceda senza indugi&rdquo;.<br /><br />L.C.<br />

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