L'impatto dell’infarto acuto del miocardio sulla popolazione

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In tutto il mondo le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte e la quinta causa di malattia. Quindi più pericolose del cancro, se si può fare una graduatoria di questo genere.
Contrariamente a quanto si possa pensare, le malattie cardiovascolari rappresentano oggi la principale causa di morte nelle donne e ogni anno muoiono per problemi cardiaci più donne che uomini. In realtà, fino all'età della menopausa la donna risulta protetta dalle malattie cardiache; dopo i 50 anni si assiste invece a un progressivo aumento dell'incidenza di tali malattie nella popolazione femminile. Dai settanta anni in poi, però, la mortalità e la morbilità (cioè il numero di malattie non fatali) cardiovascolari nei due sessi tendono ad eguagliarsi.
In Italia vi sono circa 150 mila morti ogni anno a causa dell’infarto miocardico acuto ed in Basilicata le vittime riscontrate sono circa 1200, delle quali 700 muoiono in ospedale e circa 400-500 muoiono prima ancora d’arrivare nella più vicina Struttura sanitaria.
L’’obiettivo della campagna d’informazione, infatti, è proprio quello d’incentivare il numero di persone che, accusando i primi sintomi, si rivolgano al più presto al 118.
bas 02

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