Licenziamento CdB, Perrino: Braia faccia chiarezza

Il Portavoce del M5s Basilicata: “Licenziamento illegittimo al Consorzio di bonifica, Braia difende Marchese e tace su Musacchio”

&ldquo;Quando c&rsquo;&egrave; da fare l&rsquo;immancabile foto ricordo col prodotto tipico appena degustato e partecipare agli innumerevoli eventi promozionali sul territorio, l&rsquo;assessore all&rsquo;agricoltura, l&rsquo;indefesso Luca Braia, &egrave; sempre presente, sorridente e fotogenico. Tutt&#39;altra cera, invece, l&rsquo;Assessore sfodera quando c&rsquo;&egrave; da dar conto sull&rsquo;operato di dirigenti e amministratori direttamente sottoposti al suo controllo: in questi casi, Braia si incupisce limitandosi a leggere la solita velina precotta contenente informazioni parziali e del tutto insufficienti&rdquo;. E&rsquo; quanto sostenuto dal consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Giovanni Perrino.<br /><br />&ldquo;Rispondendo ad una nostra interrogazione relativa ad un licenziamento disposto dal commissario straordinario dei consorzi di bonifica, Giuseppe Musacchio &ndash; sottolinea Perrino -&nbsp; l&rsquo;assessore Braia si &egrave; limitato a fare l&rsquo;avvocato d&rsquo;ufficio. Eppure la nostra domanda sugli eventuali provvedimenti disciplinari da prendere nei confronti di Marchese e Musacchio, entrambi componenti della Commissione che aveva dato parere favorevole al procedimento di licenziamento in tronco, in seguito annullato dal giudice del lavoro, era abbastanza chiara. La sentenza &egrave; dura ed eloquente: il giudice parla chiaramente di &lsquo;(&hellip;) forte personalizzazione del rapporto tra il vertice amministrativo e quello politico che ha caratterizzato la vicenda di specie(&hellip;)&rsquo;&rdquo;. Sempre nella sentenza &ndash; continua Perrino – il Giudice del Lavoro evidenzia anche il carattere &lsquo;ritorsivo&rsquo; e, quindi, &lsquo;discriminatorio&rsquo;, come sostenuto da giurisprudenza consolidata, del licenziamento comminato al dirigente del consorzio, Nicola Di Marco&rdquo;.<br /><br />&ldquo;La sentenza, inoltre &ndash; aggiunge l&rsquo;esponente del M5s – attesta che Di Marco, durante tutto il corso della sua carriera lavorativa presso il Consorzio (iniziata nel lontano 1991), non &egrave; stato mai destinatario di provvedimenti disciplinari o di segnalazioni negative inerenti al suo operato, ma, al contrario, si &egrave;&nbsp; visto attribuire crescenti riconoscimenti professionali fino a svolgere, dal 2004, le funzioni di direttore generale &lsquo;pro tempore&rsquo;, stante la mancata nomina di tale figura nel contesto dell&rsquo;Ente. L&rsquo; assessore/avvocato Braia &ndash; afferma Perrino – ha difeso il dirigente regionale (che aveva dato parere favorevole al licenziamento), scaricando tutte le responsabilit&agrave; del provvedimento sul commissario Musacchio, per poi trincerarsi dietro un eloquente silenzio sugli eventuali provvedimenti da prendere nei confronti dello stesso&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Vorr&agrave; dire che ripresenteremo il quesito nelle prossime settimane &ndash; conclude Perrino – con la&nbsp; speranza di avere una risposta esauriente e concreta da parte dell&rsquo;avvocato, pardon, assessore Braia&rdquo;.<br />

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