“C’è tanta gente in Basilicata stanca di una politica che dinanzi agli allarmi lanciati da cittadini e da Associazioni preferisce sempre minimizzare, sottovalutare e girarsi dall’altra parte. C’è tanta gente in Basilicata stanca di una politica che in modo prevenuto preferisce screditare quegli allarmi, difendere (non si sa cosa e perché) e difendersi, anziché confrontarsi con i dati alla mano, così da confermare o eventualmente smentire”. Lo sostiene – in una nota – il Coordinamento di Libera Basilicata.
“Come è accaduto – prosegue – per la vicenda della “Fenice” nel vulture-melfese. Perché sono stati sottovalutati i gridi di allarme lanciati da cittadini, associazioni e comitati spontanei di quella zona in tutti questi anni? Perché si è preferito ignorarli o talvolta anche dire che erano esagerati anziché accertarsi sulla loro bontà? Qualcuno sapeva e ha omesso? Qualcuno sapeva e ha occultato? E nel nome di quali interessi? Ci auguriamo che la magistratura intervenga per capire, chiarire e restituirci la verità e le responsabilità di chi doveva fare e non ha fatto.
Nel frattempo ben venga oggi una Commissione d’inchiesta purché si accertino tutte le responsabilità, anche quelle politiche e dei politici, anche quelle tecniche e dei tecnici. E alla quale chiediamo che vengano invitati a far parte anche gli stessi rappresentanti dei Comitati locali, attori protagonisti del controllo del proprio territorio.
Troppi diritti, oggi, calpestati, a partire da quello alla salute, nel nome di un Sistema che non mette più al centro la fatica e la vita reale degli uomini”.
BAS 05