Leggieri: le acrobazie politiche del presidente Pittella

Il consigliere regionale del M5s: “Peccato che nei momenti importanti quando occorre assumere decisioni realmente importanti e di contrasto alla petrolizzazione della nostra terra Pittella sia sempre dalla parte delle multinazionali”

&ldquo;Altro che manifestare a testa alta. Il presidente Pittella dovrebbe solamente chiedere scusa al popolo lucano e dimettersi&rdquo;. E&rsquo; quanto sostiene il portavoce regionale del Movimento 5 stelle, Gianni Leggieri.<br /><br />&ldquo;L&rsquo;arroganza politica del Presidente della Regione Basilicata &ndash; continua Leggieri – &egrave; sconfinata e non conosce pudore. Dopo aver consegnato la nostra regione nelle mani dei petrolieri, dopo essersi inchinato al Presidente del Consiglio per meri interessi personali e di partito, dopo aver rifiutato di ascoltare la voce del popolo lucano, oggi, costui ha ancora il coraggio di parlare e di mostrarsi paladino della giustizia. Certe cose &ndash; aggiunge il consigliere – possono accadere, purtroppo, solo in Italia. In altre nazioni gente come Pittella e come Renzi sarebbero stati cacciati da tempo. Da noi, invece, sono ancora questi giullari di professione a decidere&nbsp; del nostro futuro&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Il maggiore promotore di una politica energetica basata sull&rsquo;utilizzo dei fossili e sullo sfruttamento del petrolio della Basilicata &ndash; afferma Leggieri – oggi si propone come capo popolo, come difensore degli interessi della Regione, come uomo della protesta contro le trivelle nel mar Jonio. Peccato che si tratta di annunci vuoti, privi di valore, perch&eacute; sconfessati dall&rsquo;agire concreto della Giunta regionale e del Pd di Basilicata. Peccato che, nei momenti importanti, quando occorre assumere decisioni realmente importanti e di contrasto alla petrolizzazione della nostra terra, Pittella sia sempre dall&rsquo;altra parte, dalla parte delle multinazionali, dalla parte del saltimbanco di Firenze, dalla parte insomma degli interessi economici. E&rsquo; stato cos&igrave; il 4 dicembre 2014, quando si doveva impugnare il decreto &lsquo;Sblocca Italia&rsquo;, &egrave; stato cos&igrave; all&rsquo;inizio di giugno, quando si parlava del decreto attuativo emanato dal Mise, &egrave; cos&igrave; ogni qualvolta si devono assumere provvedimenti reali e concreti contro il centro Oli di Viggiano, contro Arpab che non svolge i debiti controlli, contro le multinazionali che inquinano le falde della nostra regione, quando si deve assumere una posizione chiara rispetto all&rsquo;inquinamento delle acque del Pertusillo&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Se a tutto questo, aggiungiamo la scandalosa opera di disinformazione portata avanti nei mesi scorsi dal &lsquo;gladiatore incatenato&rsquo; &ndash;&nbsp;sostiene Leggieri – o certi libri e certi giornalini che vengono distribuiti nelle scuole della nostra regione e nei Comuni, beh, allora il quadro dello squallore di questa politica &egrave; completo. E&rsquo; chiaro, allora, che le parole di Pittella sono inaccettabili e destano indignazione e rabbia. Da consigliere regionale &ndash; dice Leggieri – sono stanco di assistere a questo gioco delle parti messo in piedi per&nbsp; narcotizzare la massa critica in questa regione e permettere alle compagnie petrolifere di agire indisturbate nell&rsquo;opera di colonizzazione e distruzione. Basta. I cittadini hanno il dovere di svegliarsi, di aprire gli occhi. Spero che nessun credito venga concesso al presidente Pittella poich&eacute; la sua azione politica &egrave; falsa, ingannevole, immorale. Spero che nessun credito politico venga, inoltre, dato a tutti quei politici che si prestano a questo gioco, inscenando false proteste e false azioni contro il petrolio, per poi scomparire nel momento in cui si rende necessario intraprendere azioni vere, dure, concrete&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Ho gi&agrave; avuto modo di dirlo rivolgendomi ai sindaci del Vulture &ndash; Alto Bradano: basta documenti e proteste di facciata, &egrave; tempo di scendere in campo veramente con azioni anche istituzionalmente estreme. E&rsquo; tempo di proteste che blocchino l&rsquo;azione amministrativa &ndash; conclude Leggieri – e che si facciano sentire fino a Roma dove oggi chi comanda sghignazza alle nostre spalle perch&eacute; ha ottenuto tutto quello che voleva ai danni del nostro popolo&rdquo;.<br /><br /><br />

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