Per il consigliere regionale del Movimento cinque stelle “occorre fare una seria riflessione sull’operato di Acquedotto lucano”
“Le interruzioni dell’erogazione di acqua potabile a Rionero in Vulture, Barile, Melfi, Ginestra e Ripacandida hanno creato e stanno creando inenarrabili disagi alle popolazioni interessate. Da oltre due giorni i cittadini ed i commercianti dell’area più popolosa della Basilicata stanno facendo i conti con una situazione insostenibile”.<br /><br />E’ quanto denunciato dal consigliere regionale del Movimento cinque stelle, Gianni Leggieri.<br /><br />“Occorre fare una seria riflessione sull’operato di Acquedotto lucano. Ai problemi noti, vedi vetustà della rete e perdite d’acqua, si è aggiunto l’incendio nell’impianto di sollevamento sito nella località La Francesca a Rionero in Vulture. Quali sono state – chiede Leggieri – le cause di questo incendio? Occorre fare chiarezza. Non è ammissibile che in questo periodo le utenze civili e commerciali, considerata anche la presenza di numerosi villeggianti, siano private dell’erogazione idrica”.<br /><br />“E’ opportuno – sottolinea Leggieri – che tutti i sindaci, anche con il supporto dei consiglieri regionali, si facciano promotori presso Acquedotto lucano di iniziative volte a garantire interventi più rapidi per evitare disagi alle popolazioni. Non è difficile neanche immaginare che alcuni cittadini, a fronte dei gravi disagi patiti, si attivino per una class action contro la società Acquedotto lucano. La distribuzione delle sacche d’acqua e la presenza delle autobotti nelle piazze dei Comuni del Vulture – afferma il consigliere M5s – ci fanno ricordare zone desertiche o quasi. Situazione intollerabile per un territorio ricco d’acqua e famoso per le sue sorgenti”.<br /><br />“Aggiungo che tutti questi disagi – conclude Leggieri – si sommano anche all'aumento delle tariffe che ho denunciato nelle scorse settimane e di cui attendo ancora le motivazioni”.<br />