Legge su omicidio stradale, interviene Cimadomo FdI-AN

Intervento di Marinica Cimadomo, Responsabile del dipartimento giustizia Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale Basilicata

Il reato di omicidio stradale è legge : certezza della pena o funzione preventiva? Il Senato ha pronunciato il "si" al voto di fiducia chiesto dal Governo sul ddl per l'omicidio stradale, che quindi ora è legge. È prevista la introduzione dei reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali. Una legge fortemente voluta da Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale che è stata la prima forza politica, alla Camera, a depositare un progetto di legge per dare voce alle vittime di crimini della strada e che, ricordiamo, ha lanciato, negli scorsi mesi, anche una petizione on line. Le pene previste: per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti e cagiona la morte di qualcuno, è prevista la reclusione da 5 a 12 anni. Se l'autore del delitto è sobrio ma la sua velocità di guida supera il doppio del consentito, la pena va da 4 a 8 anni. In caso di omicidio multiplo, la pena può essere triplicata, ma non può superare i 18 anni. Per colui che, non sobrio e non lucido cagiona lesioni permanenti, la pena della reclusione va da 6 mesi a 2 anni. In caso di lesioni, le pene aumentano se colui che guida è ubriaco o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti: da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per lesioni gravissime. Introdotta una ulteriore novità: in caso di condanna o di patteggiamento per omicidio o lesioni, sarà revocata la patente di guida, nuovamente conseguibile dopo 15 anni in caso di omicidio e 5 anni in caso di lesioni. Per i casi più gravi, ovvero fuga del conducente, è previsto "l'ergastolo della patente", ovvero dovranno trascorrere almeno 30 anni dalla revoca. La necessità di istituire un reato specifico di omicidio stradale, punito in maniera esemplare nasce dalla molteplicità delle vittime della strada che quotidianamente perdono la vita a causa di sinistri automobilistici. Le cronache sono sature di notizie relative a incidenti stradali che con la casualità hanno poco a che fare. Ora il registro cambia e finalmente gli autori di condotte di guida colpevoli e scellerate avranno la loro esemplare punizione. Resta tuttavia in vita la necessità di un'adeguata opera di prevenzione e di educazione ad una corretta condotta di guida, confacente alla prudenza ed alla diligenza; resta in vita il problema della messa in sicurezza e manutenzione delle strade, spesso carenti di idonea segnaletica e strumenti di protezione; resta in vita il problema dell'indispensabile incremento dei controlli, sul territorio, da parte delle forze di Polizia. Il Dipartimento giustizia FdI AN Basilicata auspica che il reato di omicidio stradale non rimanga un provvedimento dai forti connotati emotivi, capace di creare soltanto suggestioni ed illusioni nelle famiglie delle vittime della strada, ma che "funzioni" anche e soprattutto in termini di deterrenza e di prevenzione. Che costituisca, insomma, un efficace strumento di dissuasione. bas 03

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