Legge elettorale, in prima Ccp continua esame emendamenti

Previste due riunioni la settimana prossima per licenziare il provvedimento. Illustrate le proposte di Rosa e Leggieri. Richiesta l’iscrizione all’ordine del giorno della prossima seduta dell’Assemblea della pdl di modifica dello Statuto di Napoli

Ancora due riunioni della Commissione, la settimana prossima, alle quali sar&agrave; invitato a partecipare anche il presidente dell&rsquo;Assemblea Santarsiero, con l&rsquo;obiettivo di licenziare la proposta di nuova legge elettorale regionale in tempo utile perch&eacute; possa essere trasferita entro giugno al Consiglio regionale per l&rsquo;esame in Aula. E&rsquo; l&rsquo;impegno condiviso ieri al termine della riunione della prima Commissione (Affari istituzionali) presieduta da Piero Lacorazza (Pd).<br /><br />In apertura di seduta il presidente <strong>Lacorazza </strong>ha invitato tutti a mantenere il percorso condiviso per approvare il testo ad inizio giugno, &ldquo;perch&eacute; ulteriori slittamenti costituirebbero un modo surrettizio per non approvare la legge elettorale e le forze politiche devono assumersi una responsabilit&agrave;&rdquo;. Ha inoltre invitato a concentrare il confronto sulle scelte di fondo che ruotano essenzialmente intorno all&rsquo;ampiezza delle circoscrizioni ed alla definizione del premio di maggioranza.<br /><br />&ldquo;Fino ad ora non abbiamo visto nessuna partecipazione del principale partito di maggioranza, se in questa discussione non interviene corriamo il rischio di dover ricominciare tutto daccapo&rdquo;, ha affermato <strong>Benedetto</strong> invitando il Pd a chiarire la propria posizione. &ldquo;Mi sembra di capire che nonostante i grandi annunci &ndash; gli ha fatto eco <strong>Mollica </strong>- ci troviamo di fronte ad una impasse che non viene dichiarata ma di fatto perpetrata da chi non vuole assumersi la responsabilit&agrave; di dire che non si vuole approvare la legge elettorale. Ci siamo cimentati nello studio, nella discussione e nella presentazione degli emendamenti, a questo punto la legge deve andare in Consiglio e ognuno si dovr&agrave; assumere le proprie responsabilit&agrave;&rdquo;. Analoga la posizione di <strong>Galante</strong>, a parere del quale &ldquo;sulla legge elettorale non possiamo come maggioranza perdere questa sfida. Se non la licenziamo in Commissione la legge approdi comunque in Consiglio, ognuno avr&agrave; le sue ragioni da mettere in campo e si vedr&agrave; chi vuole cambiare&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Questa regione ha bisogno di una nuova legge elettorale, perch&eacute; quella vecchia nasceva su presupposti diversi. Chiedo di provare a comporre una legge elettorale adeguata, altrimenti manifester&ograve; il mio disappunto per un&rsquo;ennesima occasione perduta&rdquo;, ha detto <strong>Pace</strong>, chiedendo di affrontare in particolare la questione del listino, della rappresentanza di genere, dell&rsquo;incompatibilit&agrave; fra le funzioni di consigliere e assessore e delle circoscrizioni. <strong>Romaniello </strong>ha insistito sulla necessita &ldquo;di provare a licenziare un testo condiviso, per garantire ai cittadini di poter scegliere i propri rappresentanti, e ai territori di poter aver una propria rappresentanza, per dimostrare che la classe dirigente &egrave; in grado di riconoscere il diritto dei cittadini di scegliere&rdquo;. <strong>Giuzio </strong>ha chiesto invece a nome del Pd &ldquo;di poter vagliare le varie ipotesi proposte con gli emendamenti per arrivare in Consiglio alla fine di giugno, dandoci atto reciprocamente della volont&agrave; di fare una legge chiara e procedere con cognizione di causa. &ldquo;Non siamo nella condizione oggi di assumere una decisione &ndash; ha aggiunto -, abbiamo ritardi ma il lavoro va fatto nella maniera pi&ugrave; consapevole possibile&rdquo;. Anche <strong>Bochicchio </strong>si &egrave; riservato di far pervenire i propri emendamenti.<br /><br />A conclusione del dibattito lo stesso Giuzio, su invito del presidente Lacorazza, ha comunicato che il Pd far&agrave; pervenire i propri emendamenti alla proposta di legge elettorale entro mercoled&igrave; 13 giugno, e su proposta di Mollica si &egrave; stabilito di svolgere nella prossima settimana due riunioni dell&rsquo;organismo, con l&rsquo;obiettivo condiviso di licenziare il provvedimento in tempo utile perch&eacute; possa essere trasferito entro giugno al Consiglio regionale per l&rsquo;esame in Aula. Alle riunioni della Commissione sar&agrave; invitato a partecipare il presidente del Consiglio regionale Santarsiero.<br /><br />In precedenza erano stati illustrati i nuovi emendamenti alla proposta di legge elettorale regionale presentati da Rosa e Perrino. Quelli di <strong>Rosa </strong>riguardano gli articoli 4, 7, 8, 10, 20 e 21 e puntano a proporre, al posto delle due circoscrizioni provinciali previste dalla proposta di legge, un unico collegio regionale, &ldquo;che in una regione come la Basilicata risponde maggiormente al criterio di rappresentativit&agrave; &ndash; ha spiegato Rosa &ndash; per dare la possibilit&agrave; a tutti di partecipare e di essere eletti, a prescindere dal luogo di residenza&rdquo;. Lo stesso Rosa chiede di prevedere un limite di due mandati per la candidatura del presidente della Regione.<br /><br />Gli emendamento di <strong>Perrino</strong>, illustrati ieri da <strong>Leggieri</strong>, prevedono che non possano candidarsi alla carica di presidente coloro che hanno ricoperto questo incarico per due volte consecutive e propongono di uniformare i requisiti di candidabilit&agrave; di assessori e consiglieri, prevedendo per entrambe le cariche una serie di cause di incompatibilit&agrave; e di ineleggibilit&agrave;.<br /><br />Dopo la discussione sulla legge elettorale <strong>Napoli </strong>e <strong>Mollica </strong>hanno chiesto al presidente Lacorazza, essendo decorsi i 30 giorni previsti per l&rsquo;esame in Commissione, di trasmettere al presidente del Consiglio regionale, perch&eacute; venga iscritta all&rsquo;ordine del giorno della prossima seduta dell&rsquo;Assemblea, la proposta di legge avanzata dallo stesso Napoli che punta a modificare l&rsquo;articolo 25 dello Statuto, stabilendo che &ldquo;la legge disciplina i criteri per la presentazione delle candidature e promuove un sistema elettorale ispirato ai principi di governabilit&agrave;, di piena rappresentanza democratica e di tutela della minoranza, alla rappresentanza dei territori e alla rappresentanza dei due generi. I consiglieri sono eletti a suffragio universale e diretto mediante liste provinciali di candidati. La legge elettorale prevede un premio di maggioranza attribuito alla coalizione di cui &egrave; espressione il candidato eletto presidente della Regione e che verr&agrave; attribuito con esclusivo riferimento alle liste provinciali&rdquo;. Lacorazza ha annunciato di voler sottoscrivere la proposta di legge di Napoli.<br /><br />Oltre a Lacorazza, hanno partecipato alla riunione i consiglieri Vito Giuzio e Vincenzo Robortella (Pd), Antonio Bochicchio (Psi), Paolo Galante (Ri), Gianni Rosa (Lb-Fdi), Giuseppe Soranno (Pp), Gianni Leggieri (M5s), Giannino Romaniello ed Aurelio Pace (Gm), Francesco Mollica (Udc), Nicola Benedetto e Michele Napoli.<br />

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