La Presidente della Crpo: “La Regione si colloca all’ultimo posto per percentuale di donne consigliere, a fronte di una media nazionale del 13,9 per cento e ben lontana dalla Campania, prima in graduatoria, con il 25,0 per cento”
“La Commissione regionale per la parità e le pari opportunità tra uomo e donna ha intrapreso già da tempo un percorso finalizzato alla realizzazione dei principi di democrazia paritaria in Basilicata, in ciò affiancata da numerose associazioni e movimenti di donne, attivi sul territorio ed ugualmente impegnati per l’affermazione di un riequilibrio di genere nelle Istituzioni, in particolare nel Consiglio regionale”.<br /><br />A dichiararlo la presidente della Commissione regionale pari opportunità, Angela Blasi.<br /><br />“Dopo la battaglia condotta in occasione della stesura e dell’approvazione del nuovo Statuto – afferma Angela Blasi – la Commissione pari opportunità, unitamente a molte donne amministratrici e non, è impegnata a perseguire l'obiettivo di una riforma della legge elettorale nella Regione Basilicata in senso paritario. L’ impegno della Commissione scaturisce dalla constatazione della scarsa presenza delle donne nelle Istituzioni”.<br /><br />“Infatti, in Basilicata – sottolinea la Presidente Crpo – su una popolazione di 570.365 abitanti le donne rappresentano il 51 per cento, quindi oltre metà, ma in Consiglio regionale non c'è alcuna presenza femminile. La Regione si colloca all’ultimo posto per percentuale di donne consigliere, a fronte di una media nazionale del 13,9 per cento e ben lontana dalla Campania, prima in graduatoria, con il 25,0 per cento”.<br /><br />“In prima Commissione consiliare (Affari istituzionali) – ricorda Angela Blasi – è in discussione la Legge elettorale regionale e avvertiamo il diritto – dovere di chiedere il rispetto del dettato della Legge nazionale n 20 di febbraio 2016 sull'equilibrio di genere. Sosterremo con forza le legittime richieste attraverso una battaglia che è nostra e di tutte donne di Basilicata con la consapevolezza che tante coscienze, che credono in una democrazia completa – conclude – si sentiranno impegnate a rafforzare e rivendicare diritti sanciti dalla Costituzione”.<br />