Legambiente su illegittimità decreto in materia di nucleare

Legambiente in una nota stampa sottolinea che per realizzare qualsiasi infrastruttura è necessaria la condivisione con il territorio, a maggior ragione per impianti che condizionano lo sviluppo futuro dell’area che li ospiterà. Questo vale ancor di più per le centrali nucleari che hanno un fortissimo impatto in termini d’inquinamento locale e che sono molto discutibili dal punto di vista della sicurezza.
È quello che Legambiente ha sempre affermato sul nucleare ed è quello che di fatto ha sancito oggi la Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittima la parte del decreto attuativo della legge delega in materia di nucleare nel punto in cui non prevede che la Regione, anteriormente all’intesa con la Conferenza unificata, esprima il proprio parere sul rilascio dell’autorizzazione unica per la costruzione e l’esercizio degli impianti nucleari.
Nel dichiarare l'illegittimità costituzionale dell'art. 4 del decreto legislativo 15 febbraio 2010 sulla localizzazione delle centrali nucleari e dei depositi di stoccaggio, la Corte Costituzionale ha quindi ribadito, in maniera ineccepibile, quella che è la precisa prescrizione dell’articolo 117 della Costituzione, secondo cui la produzione, il trasporto e la distribuzione dell'energia fanno parte delle materie che la Carta definisce di legislazione concorrente.
La sentenza della Corte – dichiara Legambiente – stabilisce dunque in maniera inequivocabile che le Regioni dovranno fornire il loro parere preventivo sulla possibilità di costruire una centrale atomica sul loro territorio e che il Governo non potrà “centralizzare” la scelta.
bas 03

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