Quando lo spettacolo abbatte le barriere ovvero uno spettacolo molto diverso dagli altri con un tema molto diverso dagli altri (“Le stagioni dis-abitate”) quello che si è tenuto ieri presso la struttura Rotary di Bucaletto, di proprietà comunale ed in concessione alla cooperativa sociale La Mimosa onlus di Grassano. L’iniziativa, i cui protagonisti sono state le persone con disabilità del centro socio educativo diurno, insieme al personale educativo impegnato nel servizio ed alcuni ragazzi del quartiere di Bucaletto, ha ripercorso gli scenari tipici che caratterizzano le quattro stagioni, portando in scena interpretazioni molto personali. E’ un appuntamento annuale – evidenzia Francesco Ritrovato, presidente della coop La Mimosa – quale momento di inclusione nella comunità che ci consente di far conoscere le performance e l’evoluzione delle persone con disabilità che frequentano il nostro Centro. Non sono solo architettoniche le barriere che limitano la vita delle persone disabili. Pregiudizi, miopia o a volte disinformazione impediscono alle persone con disabilità di vivere appieno la propria vita libere anche di inseguire i propri sogni. Per colmare un vuoto ecco la sperimentazione di spettacolo con una significativa partecipazione oltre ai familiari delle persone con disabilità, di numerosi giovani della cosiddetta “cittadella” e rappresentanze di diverse associazioni partner della cooperativa La Mimosa, con le quali sono in essere rapporti di collaborazione strutturata quali l’Associazione Io Potentino.
Presente anche l’assessore alla cultura del Comune di Potenza, Annalisa Percoco, che ha colto l’occasione per visitare la struttura prendendo atto della valenza della stessa in un contesto quale quello di Bucaletto e, più in generale, per l’intera Città di Potenza.
La peculiarità del progetto di gestione della struttura Rotary, evidenzia il presidente della cooperativa, è riconducibile da una parte alla scelta di utilizzare per la gestione del centro socio educativo il modello bio-psico sociale (ICF-OMS Organizzazione Mondiale della Sanità), dall’altra la possibilità di aprire al pubblico un Centro Attività Motoria che ricomprende l’utilizzo di una piscina attrezzata per la disabilità e rivolto a cittadini che vivono in generale una condizione di svantaggio.
A distanza di 5 anni dall’avvio delle attività tuttavia il comune di Potenza non ha ancora garantito il rispetto degli standard strutturali necessari all’apertura del CAM, determinandosi un significativo sottoutilizzo della struttura ed il mancato equilibrio economico – finanziario della gestione. Disabilità e spettacolo – ha dimostrato il progetto – sono un binomio possibile perché l'arte in tutte le sue espressioni diviene veicolo significativo di riabilitazione e di inclusione sociale. Una conquista di integrazione ed inclusione sociale ed una crescita artistica e ricerca teatrale importante. Superata da tempo l’idea di contesto dedicato (il teatro non riabilita una persona disabile più di quanto non riabiliti una persona normodotata), si ricercano le potenzialità delle persone disabili in termini di normalità attraverso la prova del loro talento in quanto persone. Come? Improvvisare utilizzando il linguaggio del corpo come spinta primaria per arrivare all’espressione rispettando le possibilità del singolo partecipante, i rispettivi limiti e tempi, utilizzati per concretizzare la messa in scena. Prerogativa del progetto è la ricerca di una pratica teatrale che coinvolga persone disabili riconsiderando i limiti come risorsa straordinaria, possibilità espressiva capace di sviluppare arte. Una differenza messa in gioco come occasione di dialogo ma anche come peculiarità che esprime ed evoca qualità artistiche, occasione dunque per il teatro, che si arricchisce di senso, e per i soggetti coinvolti, che trovano spazio per mostrare la propria particolare sensibilità al pubblico. Del resto la collaborazione sulla scena fra attori diversamente abili e non ha trovato forma in studi e spettacoli che hanno affascinato il pubblico di teatri e festival numerosi nel nostro Paese. Ma è positivo che ciò accada anche da noi.
BAS 05