“Tempi brevi per la diagnostica in caso di sospetto neoplastico (massimo 10 giorni per le prime diagnosi) e per il trattamento (massimo 30 giorni dalla diagnosi) e tempi certi per i controlli successivi, presso le strutture che posseggono i requisiti minimi adeguati. Occorre un approccio multidisciplinare e possibilità di completare l’iter del trattamento compreso la radioterapia, da attivare rapidamente a Potenza e a Matera”. Questa la proposta messa sul tavolo dal coordinatore regionale della Lilt di Basilicata, Raffaele Paradiso, che ha incontrato la IV Commissione Consiliare Permanente presso la Regione Basilicata per una audizione sul disegno di legge sul riordino del Sistema sanitario regionale. “Il riordino – ha detto Paradiso – è l’occasione giusta per realizzare una rete assistenziale in grado di soddisfare la domanda di salute dei cittadini meno fortunati, dotandoli di una rete di protezione che inizi dalla prevenzione e prosegua con la diagnosi e il trattamento, con necessari controlli negli anni (follow-up). Il coordinatore della Lilt lucana ha poi spostato l’accento della questione dai “contenitori” (di cui parla molto il disegno di legge) ai “contenuti”, evidenziando che la rete oncologica è ancora una chimera. “Non vi sono certezze per i pazienti sui tempi di accesso alle prestazioni diagnostiche per sospetto neoplastico. La realtà attuale dimostra che i tempi di attesa per i trattamenti chirurgici sono molto lunghi ed in molti casi non vi sono percorsi chiari con impegni certi da parte dei principali erogatori delle prestazioni di trattamento”. Paradiso ha infine auspicato un potenziamento degli screening regionali, che rappresentano un aspetto molto positivo dell’organizzazione sanitaria nella nostra Regione e per i quali sarebbe necessario rivedere le fasce di età.
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