Le proposte della Cia per rilanciare i consumi alimentari

Accrescere i punti di vendita diretta degli agricoltori-produttori; favorire la creazione dei Gasp (Gruppi di acquisto solidale); promuovere una campagna per rafforzare l’interesse delle associazioni di consumatori sulla spesa alimentare di qualità e di convenienza; rilanciare il progetto ‘La spesa in campagna’.
Sono queste le proposte avanzate da Paolo Carbone, responsabile Ufficio economico della Cia Basilicata, per contribuire alla ripresa dei consumi alimentari nella nostra regione che, come segnala l’Istat, segnano un pesante crollo".
"Non solo – evidenzia la Cia – cambiano le abitudini, con il ricorso sempre più frequente agli hard-discount (+17 per cento sul 2011) e un taglio drastico a quantità e qualità del cibo, ma variano in maniera consistente i budget destinati ai diversi capitoli di spesa. Con uno sbilanciamento sempre più forte verso energia e trasporti a scapito della tavola. Fino al 2008 la quota di spesa per cibo e bevande 'occupava' un quarto della pesa complessiva delle famiglie lucane. Questo significa un ulteriore indebolimento dei consumi alimentari, considerato che negli ultimi cinque anni la spesa delle famiglie per la tavola ha perso costantemente 'pezzi' per colpa della crisi, lasciando per strada in media 2,5 miliardi ogni anno e attestandosi nel 2012 a 117 miliardi, vale a dire i livelli di vent’anni fa. D’altra parte, come ha evidenziato l’Istat, quasi due famiglie su tre (il 62,3 per cento) hanno ridotto quantità e qualità dei generi alimentari acquistati".

bas 07

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