Le chiavi di casa, un progetto per i disabili

Lo spiega il Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Basilicata, Vincenzo Giuliano, che ha tenuto un incontro con il presidente dell'Ater di Potenza, Domenico Esposito e le associazioni di volontariato sulla disabilità

&ldquo;Le chiavi di casa. Una definizione che richiama alla mente il concetto di autonomia, di efficienza. Ma anche il senso dell&#39;attitudine a gestire direttamente la propria vita. Sicch&eacute; abitare non &egrave; soltanto una normale abitudine, quanto una sfida per i disabili che nella gestione di una casa ravvisano il loro domani, oltre al presente fatto di ostacoli e di difficolt&agrave;&rdquo;. Lo spiega il Garante per l&#39;infanzia e l&#39;adolescenza della Basilicata, Vincenzo Giuliano, che ha tenuto un incontro con il presidente dell&#39;Ater di Potenza, Domenico Esposito e le associazioni di volontariato sulla disabilit&agrave;.<br /><br />Si tratta di un progetto che sottolinea l&#39;obiettivo del Garante per l&#39;infanzia e l&#39;adolescenza della Basilicata in direzione dei disabili &ldquo;per i quali &ndash; afferma – si sta operando in modo da stabilire un raccordo tra le varie associazioni e unire gli sforzi per un recupero effettivo di certe energie. Nell&#39;incontro &ndash; aggiunge Giuliano -c&#39;&egrave; stata piena coincidenza di vedute, mentre si studiano le possibilit&agrave; d&#39;intervento, a cominciare dalla residenzialit&agrave;&nbsp; breve. Una sorta di messa alla prova per verificare l&#39;intero quadro delle risposte. Quanto alle scelte dell&#39;Ater, come ha sottolineato il Presidente Esposito, c&#39;&egrave; da rilevare che i piani di edilizia sociale prevedono gi&agrave; una quota del 5 per cento in favore dei disabili. Riservare maggiore attenzione all&#39;argomento &egrave; una scelta da compiere&rdquo;. &ldquo;Il tema di fondo &ndash; prosegue Giuliano – rimane tuttavia il lavoro con il suo fardello di interrogativi in attesa di risposte. Quali le risorse e quali le prospettive per il nostro territorio? Ecco la domanda davanti alla quale ci si pone&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Una tavola rotonda &ndash; fa saper il Garante per l&rsquo;infanzia – &egrave; stata dedicata, a Marconia di Pisticci, al tema delle specificit&agrave; e alle ricchezze del territorio, che rappresentano una premessa importante&rdquo;. &ldquo;Il rapporto disabilit&agrave;-lavoro &egrave; un rapporto difficile in ogni caso&rdquo; – precisa Giuliano intervenuto in apertura della tavola rotonda, dopo i saluti di varie personalit&agrave; e in particolare del sindaco di Pisticci, Di Trani.&nbsp; Tra i partecipanti anche Padre Angelo Cipollone, direttore del centro di riabilitazione dei Padri Trinitari di Venosa Bernalda che &ndash; si legge nella nota – ha posto l&#39;accento sulla prospettiva facendo notare l&#39;importanza di un pieno coinvolgimento di tutte le realt&agrave; per raggiungere un risultato adeguato nel campo del lavoro ai disabili.&nbsp; Il &quot;modello Padre Angelo&quot; consiste proprio in una sorta di&nbsp; impegno a tutto campo per individuare&nbsp; le potenzialit&agrave; esistenti. Creativit&agrave; e proposte specifiche sono i punti di partenza, le premesse per imprimere una spinta decisiva.<br /><br />

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