Lavoro; Vaccaro (Uil): un patto per i disoccupati over 30

“Un Patto per favorire le assunzioni di disoccupati over 30 che in Basilicata ed in generale nel Mezzogiorno sono in grande maggioranza, pensando ad uno strumento a metà strada tra il contratto a termine, con più ampie garanzie specie per persone in avanti con l’età e con meno protezione previdenziale, e l’apprendistato, anch’esso con differenziazioni e tutele”. Lo propone il segretario regionale della Uil della Basilicata Carmine Vaccaro.
“Se ci fosse ulteriore bisogno, la più recente indagine Unioncamere – aggiunge – conferma la persistenza di problemi strutturali nel nostro mercato del lavoro: la difficoltà nell’incontro tra domanda e offerta, la bassa percentuale di attivazioni di contratti di apprendistato, la forte flessione di consumi interni, che condizionano negativamente i settori dell’edilizia, del commercio, del turismo e, infine, la questione meridionale. Questa dinamica tenderà a colpire prevalentemente tutti quegli ambiti – territoriali, di dimensione d'impresa, settoriali – più prettamente dipendenti dal mercato interno: il Mezzogiorno (da cui è atteso il 35% del saldo negativo complessivo), le imprese con meno di 10 dipendenti (che prevedono di ridurre la propria forza lavoro di 142.600 unità), le costruzioni (-59mila il saldo), il commercio al dettaglio (-24.500), il comparto turistico (-25.600).
Ecco perché, se si vuole rilanciare il sistema delle imprese e, con esso, ridare slancio all’occupazione, occorre ripartire da una politica complessiva per lo sviluppo. La leva su cui agire per sostenere l’occupazione – continua il segretario della UIL – non può essere solo quella della maggiore flessibilità per l’accesso nel mercato del lavoro. Occorre, innanzitutto, creare le condizioni per una ripresa dei consumi interni e, quindi, adottare misure dirette alla riduzione del carico fiscale per i redditi fissi.
La politica – conclude Vaccaro – deve realizzare scelte dolorose e coraggiose per trovare risorse finalizzate a diminuire la pressione fiscale a lavoratori e imprese e per far ripartire il consumo interno. Le parti sociali, dal canto loro, devono definire rapidamente intese che costruiscano regole equilibrate per "tenere" insieme tutele e reddito di chi è chiamato a lavorare e flessibilità buone per le aziende che realmente assumono”.

bas 07

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