Lavoro, Vaccaro (Uil) su sfruttamento minorile

“Lo sfruttamento di minori attraverso tante e differenti attività di lavoro, tutte dannose alla salute e al benessere dei ragazzi, non è solo un problema dei cosiddetti Paesi in via di sviluppo. I dati diffusi in occasione della Giornata Mondiale contro il lavoro minorile dall’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro) – tra i 250mila e i 260mila ragazzi e ragazze con meno di 16 anni coinvolti nel nostro Paese, vale a dire uno su venti – certamente al ribasso perché il fenomeno non è di facile lettura statistica ed è di sicuro incremento per le condizioni sempre più difficili per tante famiglie, devono far riflettere tutti a partire da istituzioni e sindacati”. A sostenerlo è il segretario regionale della Uil Basilicata Carmine Vaccaro che aggiunge: “soprattutto nelle regioni meridionali i baby-lavoratori sono una realtà che necessita di essere monitorata con maggiore attenzione attraverso un Piano Nazionale di indagine sul lavoro minorile che consenta prima di tutto di conoscere meglio e contestualmente di combattere con azioni mirate il lavoro illegale e lo sfruttamento, come sollecita l’Associazione Save the Children. Gli abbandoni scolastici che sono la prima causa parlano chiaro ed è evidente che soprattutto nei periodi di difficoltà come l’attuale, che si abbatte sui ceti meno abbienti, i minori siano tra le fasce meno difese e maggiormente a rischio. Per questo – continua Vaccaro – va raccolto l’appello dell’ILO alla comunità internazionale per avviare riforme della normativa e delle politiche dirette all'eliminazione del lavoro domestico minorile e a stabilire condizioni di lavoro dignitose e protezione adeguata per i giovani e le giovani lavoratrici di questo settore che abbiano raggiunto l'età minima di ammissione al lavoro".

BAS09

    Condividi l'articolo su: