Lavoro interinale, Perrino e Leggieri: utilizzo eccessivo

Per i consiglieri regionale del M5s “in Basilicata, controlli ambientali e sanità fanno rima con approssimazione e precarietà”

&ldquo;Tutela ambientale e diritto alla salute sacrificati sull&rsquo;altare del profitto e degli interessi economici, in particolare, delle multinazionali: &egrave; ormai evidente che il governo regionale e nazionale stanno da decenni applicando in Basilicata un agghiacciante modello di darwinismo sociale che mortifica lavoratori e famiglie, stretti nella morsa asfissiante della precariet&agrave;, del ricatto occupazionale e del clientelismo&rdquo;.<br /><br />E&rsquo; quanto affermano i consiglieri regionali del Movimento cinque stelle Giovanni Perrino e Gianni Leggieri.<br /><br />&ldquo;E&rsquo; ormai vergognosa abitudine della Regione Basilicata &ndash; dicono i consiglieri – il ricorso, su larga scala, all&rsquo;utilizzo di lavoratori cosiddetti &lsquo;interinali&rsquo; (somministrazione lavoro)&nbsp; negli ambiti pi&ugrave; disparati: si &egrave; iniziato con l&rsquo;Agenzia regionale per la protezione dell&rsquo;Ambiente (Arpab) per arrivare alle cosiddette &lsquo;aziende&rsquo; del Servizio sanitario nazionale e ad alcuni dipartimenti della Regione Basilicata. Come evidenziato da &lsquo;Il Fatto Quotidiano&rsquo;, si tratta di ambiti delicatissimi, che incidono direttamente sulla salute e sul benessere dei cittadini. Con il pretesto dell&rsquo;urgenza o del blocco del turnover nelle assunzioni, la Stazione Unica Appaltante della Regione Basilicata (Sua-Rb) ha bandito due gare per l&rsquo;affidamento del &lsquo;servizio di somministrazione di lavoro temporaneo&rsquo;; la prima, di durata triennale, per 7.541.082,33 euro, Iva esclusa; la seconda, suddivisa in ben 5 lotti, per un importo stimato pari a 45.500.000,00, sempre esclusa Iva, della durata di 4 anni. Ci sono in ballo oltre 53 milioni di euro che potevano e dovevano essere spesi per assumere tramite pubblico concorso, e senza l&rsquo;intermediazione di agenzie di lavoro private, con contratti di lavoro a tempo determinato che potevano portare, sempre nel rispetto della legge e con procedure ad evidenza pubblica, alla eventuale stabilizzazione dei lavoratori interessati&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Su questi aspetti &ndash; continuano Perrino e Leggieri – e sulla legittimit&agrave; di tali gare il Movimento cinque Stelle Basilicata ha avuto modo di richiedere chiarimenti gi&agrave; diverse settimane fa, con ben due articolate interrogazioni: la prima sulle anomalie nel ricorso massivo al lavoro interinale da parte di Arpab; la seconda sulle distonie normative della gara per la somministrazione di lavoro temporaneo per le Aziende del Ssr e la Regione Basilicata.&nbsp; Le risposte ricevute, sino a questo momento solo sulla seconda interrogazione, sono parse evasive e molto poco convincenti. Sempre in merito a queste due procedure, nelle ultime settimane abbiamo raccolto numerose segnalazioni dai diretti interessati che lamentano esclusioni assolutamente ingiustificate dalle selezioni e dalle graduatorie. Doglianze che sono state confermate anche in sede di audizione, nella competente Commissione regionale,&nbsp; e che alimentano ulteriori dubbi e perplessit&agrave; sulle procedure seguite e sui criteri adottati per la scelta dei lavoratori&rdquo;.<br /><br />&ldquo;Nelle more di ulteriori approfondimenti in merito &ndash; affermano Perrino e Leggieri – una cosa &egrave; chiara: il ricorso al lavoro temporaneo e interinale appare eccessivo e ingiustificato. I contratti di somministrazione lavoro nelle pubbliche amministrazioni, come nel privato &ndash; concludono – portano spesso ad uno svilimento del lavoro e alla mortificazione delle legittime aspettative dei lavoratori in generale, selezionati con criteri sideralmente lontani dal rispetto dei diritti e dalla autentica valutazione e valorizzazione del merito&rdquo;.&nbsp;<br />

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