"E' iniziata oggi a Potenza, come in altre mille piazze italiane, la campagna referendaria per l'abrogazione dell'art. 8 e il ripristino dell'art.18, contro la deriva delle riforme liberiste prima del governo Berlusconi e poi del governo Monti. La battaglia referendaria è oggi l'unico strumento, insieme alle lotte sociali, per rimettere al centro dell'agenda politica il tema del lavoro e della precarietà". Lo riferisce il Comitato regionale fromato da Fiom Cgil, Sel, Prc, Pdci, officina Riot, Alba.  
"Bisogna che attraverso questa grande sensibilizzazione in cui i temi referendari – si legge nella nota  a firma del Comitato – sono una parte rilevante del cambio di rotta da assumere come riferimento, come già avvenuto sul nucleare e sull'acqua bene comune, per tornare a discutere della vera politica che rischia oggi di rimanere oscurata dagli scandali e dalla decadenza morale delle classi dirigenti. Solo attraverso la partecipazione attiva dei cittadini alle scelte politiche si puo' cambiare l'agenda Monti e le politiche neoliberiste".
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