In una nota, l'Organizzazione lucana ambientalista (Ola) "chiede ai sindaci interessati dalle opere petrolifere prorogate dagli uffici regionali di garantire che venga garantita la bonifica dei siti contaminati e, in base all’applicazione del principio di precauzione, la sospensione delle attività petrolifere finalizzate al raddoppio delle estrazioni nelle valli dell’Agri e del Sauro, al fine di valutare prioritariamente i reali impatti ambientali che rischiano di compromettere irreversibilimente l’integrità del territorio". La Ola in un comunicato stampa ricorda l'autorizzazione regionale per la proroga dei "lavori finalizzati alla realizzazione del pozzo petrolifero Pergola 1, nel territorio di Marsico Nuovo (concessione Val d'Agri dell'ENI-Shell), per il pozzo Tempa Rossa 2 DIR, nel Comune di Corleto Perticara, nella concessione Gorgoglione della Total, dei lavori di posa della condotta di trasporto delle acque di strato del centro olio di Viggiano nel pozzo reiniettore Monte Alpi 9 Or Deep, situato nei comuni di Grumento e Viggiano e per le indagini ed i sondaggi geognostici del pozzo Monte Grosso 2, nel Comune di Brindisi di Montagna. Lo si apprende dall'ultimo bollettino ufficiale della regione Basilicata n. 22 del 1/7/2013. Mentre alcuni partiti chiedono l'abolizione delle royalties con l'effetto di distogliere in campagna elettorale l'attenzione dell'opinione pubblica dalle gravi questioni ambientali e sanitarie già causate dalle attività petrolifere – afferma la Ola – la regione continua ad autorizzare lavori per la realizzazione di pozzi petroliferi ubicati in territori contaminati o che potrebbero subire gravi contaminazioni".
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