Lavello, Annale (Psi): maggioranza in crisi al Comune

"Nell’ultimo consiglio comunale abbiamo assistito all’ennesima spaccatura della maggioranza di governo locale.Sulla scelta di allargare la maggioranza, facendo aderire al gruppo di maggioranza un consigliere eletto nelle file dell’opposizione, un consigliere di maggioranza del PD si dissocia e parla di atto di “trasformismo” e “ interessi di potere”, lo stesso capo gruppo non partecipa alla votazione abbandonando l’aula. Segnali preoccupanti di una maggioranza che a soli 2 anni dall’insediamento sta dimostrando di essere sempre più divisa, che non riesce a trovare un equilibrio stabile e gli avvenimenti degli ultimi mesi lo dimostrano, tant’è che abbiamo assistito ad un dibattito serrato tra vari esponenti locali e regionali sulle ultime scelte dello stesso Sindaco e di come Egli abbia chiusa la verifica politica conclusasi con la cacciata di un assessore". Lo dichiara Antonio Annale, consigliere comunale del Psi.
"Lo stesso Sindaco – prosegue –  è in preda ad una crisi di identità, al punto di non riconoscersi più nel partito in cui milita che a livello regionale, sue dichiarazioni che abbiamo appuntato, “il PD è sempre più rappresentato da soggetti che pensano alla costruzione del proprio consenso………“ e dichiara che il PD è “la sommatoria di piccole imprese tutte realizzate per costruire consenso e ognuno pensa all’interesse della piccola impresa, c’è l’impresa Santarsiero, c’è la piccola impresa Pittella, c’è la piccola impresa Folignani, Bubbico, eccetera”.
Altobello dichiara anche, incalzato da noi per capire chi è il PD locale, che vi è una difficoltà oggettiva a capire chi è oggi il PD e come Egli lo ha definito, c’è bisogno di un esercizio e delle qualità “messianiche” di chi cerca di capire che cosa è oggi il PD, nazionale e locale.
Noi crediamo a questo punto che di vera crisi si tratta, politica e amministrativa, dalle parole del Sindaco possiamo solo dedurre che dopo la fine del centro-sinistra a Lavello dovuta alla politica degli ultimi venti anni delle maggioranze variabili e dei compromessi ad oltranza di cui Egli è stato l’artefice principale, è arrivata anche la fine del PD.
Non possiamo che auspicare e continuare a fare appello, ancora una volta, alle forze politiche sane, alle tante individualità che oggi preferiscono stare alla finestra, a tutti coloro che vogliono costruire una alternativa credibile all’attuale governo locale, di scendere in campo e rimettere la politica e le buone relazioni al centro del dibattito per la costruzione di un futuro migliore per la nostra collettività".

BAS 05

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