E’ il coraggio il filo conduttore dello spettacolo teatrale “Fuori i Borboni” giunto alla sua quarta edizione nel boschetto di Lucarelli, comune di Latronico. Non attori di mestiere, non professionisti, bensì dilettanti; gente comune, proprio come i briganti autentici. Quest’anno ci sarà la presenza di Michele Placido, testimonial d’eccezione. L'iniziativa è in programma il 19 agosto alle ore 21.
Tra i partecipanti, non solo adulti, ma anche giovani in grado di dimostrare serietà e voglia di fare. In una comunità, il coinvolgimento di ogni fascia d’età diventa vitale alla sopravvivenza della comunità stessa. Il teatro, dunque, funge da attività ricreativa il cui risultato finale dipende dal lavoro di squadra, un lavoro svolto con sinergia e continuità. A dispetto di ciò che si rimprovera sempre alle nuove generazioni, ovvero di mancare di impegno e costanza, i nostri giovanissimi attori hanno accettato fin da subito di dedicarsi a quest’idea.
Non è l’ennesima narrazione dell’epopea dei briganti, ma un evento che coinvolge un’intera comunità con l’obiettivo di valorizzare le risorse culturali, ambientali e naturalistiche (il bosco Lucarelli), turistiche mare-monti, salutistiche e di benessere (le Terme di Latronico), enogastronomiche e di artigianato locale, rilanciando le funzioni commerciali e di servizio di Latronico e delle contrade. Aiutato nell’adattamento testo da Nunzia Gioia, il regista Aldo Fortunato spiega di aver avuto bisogno di un testo storicamente fondato e scritto da uomini di teatro: originariamente composto da tre atti, ridotto poi ad atto unico, il testo fotografa la situazione del periodo post-unitario senza fornire opinioni personali.
In fondo, il teatro è come la vita, in cui ognuno di noi si trova continuamente in scena a recitare un ruolo e ad indossare una maschera. Consapevoli di ciò, sono ben 21 i volontari che hanno accettato di prestarsi a quest’iniziativa, diretti dal regista Fortunato: ”Ho cercato di dare loro i presupposti fondamentali dell’arte drammatica e valuto positivamente il lavoro svolto”. “Il teatro” continua Fortunato “si basa sulla finzione e, siccome loro non sanno fingere, sono più autentici, più veri; ecco perché non ho voluto colleghi professionisti”.
Ed è proprio l’orgoglio di appartenenza ad una comunità – spiega Rosita La Banca dell’Associazione Acermons – a motivare un’intera popolazione a vivere in prima persona un evento che dopo la nuova fase avviata dalle Terme di Latronico, quale polo attrattore internazionale della salute termale, si candida a diventare un appuntamento per gli ospiti del complesso Le Calde e quindi un’opportunità per conoscere, in pochi giorni, tutte le risorse del territorio.
Un evento unico per cultura, tradizioni popolari e folcloriche, storia, risorse del territorio, turismo, prodotti alimentari.
Lo scopo è quello di raccontare un pezzo del passato che ci appartiene e riguarda da vicino, ambientato proprio nei boschi lucani. Scopo ulteriore della rappresentazione è quello di “esaltare lo spirito critico” degli spettatori, alimentandone la curiosità per saperne di più. Non a caso, infatti, sono stati inseriti riferimenti storici nelle note di regia, per fornire uno spaccato verista e imparziale e permettere al pubblico di sviluppare il proprio punto di vista alla luce dei fatti documentati.
L’evento, inoltre, si propone anche di esaltare le tradizioni e i sapori tipici delle nostre terre, motivo per cui, al termine dello spettacolo teatrale, ci sarà un momento di intrattenimento musicale a cura dei Popularia Tour durante il quale si potranno degustare pietanze e prodotti gastronomici.
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